Gli Stati Uniti hanno annunciato la vendita alla Polonia di 18 sistemi Himars per un valore di 10 miliardi di dollari, così da permettere al Paese di “espandere la propria capacità di rafforzare la difesa della patria e di scoraggiare le minacce regionali”. Un acquisto per Varsavia che segue la modernizzazione militare dell’ultimo anno
Export militare da oltreoceano per rafforzare gli alleati europei e la deterrenza in chiave anti-russa. È quanto ha stabilito il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che ha annunciato la vendita di 18 sistemi missilistici Himars alla Polonia, per un ammontare di circa 10 miliardi di dollari, confermando così le anticipazioni diffuse dai media negli ultimi giorni. Sono dunque in arrivo ulteriori armamenti per Varsavia che nell’ultimo anno ha investito molto nel settore della Difesa, come dimostra anche il fatto che già da maggio 2022 avesse espresso la volontà di acquistare gli Himars prodotti da Lockheed Martin. Trattandosi di una vendita che rientra nell’ambito delle Foreign military sales (Fms) del Dipartimento della Difesa statunitense, atte a facilitare la vendita di armi ed equipaggiamenti a Paesi stranieri, dovrà essere il Senato Usa ad autorizzare l’avanzamento e i fondi da stanziare. Come si legge in una nota diffusa dalla Defense security cooperation agency (Dsca), “la Polonia intende utilizzare questi articoli e servizi di difesa per modernizzare le proprie Forze armate ed espandere la propria capacità di rafforzare la difesa della patria e di scoraggiare le minacce regionali”.
La fornitura
È noto che gli Himars, così come altri sistemi di artiglieria, siano diventati molto ricercati in seguito all’invasione dell’Ucraina. Nonostante ciò, gli Usa avevano mostrato delle esitazioni sulla fornitura a Kiev dei missili guidati Atacms a lungo raggio, sempre prodotti da Lockheed Martin, a causa della loro potenza di fuoco che avrebbe potuto portare a inasprire il conflitto. Simili reticenze non hanno invece riguardato la Polonia, dal momento che la vendita coinvolge sia 18 lanciatori M142 Himars sia 45 sistemi missilistici Atacms. Una fornitura che, secondo la Dsca, “migliorerà gli obiettivi militari della Polonia in termini di rinnovamento delle sue capacità, rafforzando al contempo l’interoperabilità con gli Stati Uniti e gli altri alleati”. La nota, tuttavia, non menziona quando è prevista la consegna della nuova tranche di Himars.
Modernizzazione militare per la Polonia
I sistemi missilistici americani non sono però l’unica novità per gli armamenti polacchi. Dall’inizio del conflitto in Ucraina lo scorso febbraio, Varsavia ha infatti acquistato tra gli altri: elicotteri d’attacco AH-64 Apache; carri armati, più di 200 obici K9A1 e aerei dalla Corea del Sud; oltre ad aver raddoppiato l’acquisto del sistema di difesa aerea Patriot e aver noleggiato l’aeromobile a pilotaggio remoto MQ-9 Reaper. L’anno scorso, inoltre, la Polonia ha siglato un accordo, sempre con la Corea del Sud, per 288 unità K239 Chunmoo K-Mlrs (Korean multiple launch rocket system). Pare proprio per ottemperare all’incapacità di procurarsi subito gli Himars, come evidenziato anche dalle parole del ministro della Difesa polacco, Mariusz Błaszczak, lo scorso ottobre. “Nel 2019 è stato firmato un accordo con gli Stati Uniti per l’acquisizione degli Himars per le Forze armate polacche. La consegna di questo equipaggiamento è prevista per il prossimo anno. Abbiamo presentato una richiesta per consegne più consistenti, ma purtroppo, a causa delle limitate capacità industriali, non sarà possibile consegnare l’equipaggiamento in tempi soddisfacenti. Pertanto, abbiamo avviato colloqui con la Corea del Sud, nostro partner affidabile, che hanno portato alla firma di un contratto quadro per la consegna dei K239 Chunmoo”, ha infatti raccontato il ministro.
Biden verso Varsavia
Nel frattempo, all’avvicinarsi dell’anniversario dell’invasione dell’Ucraina che ricorrerà il 24 febbraio, i media oltreoceano in questi giorni ipotizzano una visita nel Paese del presidente Usa, Joe Biden. Secondo quanto reso noto dalla Nbc, Biden dovrebbe recarsi in Polonia proprio entro la fine di febbraio. La missione non è però ancora programmata in modo definitivo e i piani potrebbero subire delle variazioni, non resta che attendere per vedere quali saranno anche le altre tappe della visita del presidente.