Il presidente russo mantiene la narrativa secondo cui Mosca sia stata costretta dall’Occidente a invadere l’Ucraina. Passaggi sull’economia che “sta andando alla grande”; sulle perdite degli asset esteri degli oligarchi per cui “nessun cittadino comune si è dispiaciuto”; e minacce nucleari in perfetto stile putiniano
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin si è rivolto alla nazione martedì mattina nell’annuale discorso al popolo russo, in cui tra le righe ha detto al Paese di intensificare gli sforzi per proseguire nell'”operazione militare speciale”.
Ucraina
Putin ha cominciato insistendo sulla bontà della sua decisione di un anno fa di invadere l’Ucraina con la scusa di essere stato “costretto” a intervenire. “Le élites occidentali sono divenute un simbolo di menzogna totale e priva di fondamento ai propri popoli”, e ha poi aggiunto che “loro sono quelli che hanno cominciato la guerra. Noi stiamo usando la forza per fermarla”.
Insomma, nulla di nuovo sotto al sole del Cremlino, che prosegue nel fare distinzione tra l'”operazione militare speciale” russa per “denazificare” l’Ucraina e la “guerra” dell’occidente contro la Russia. Il presidente ha poi toccato l’immancabile tasto religioso: “l’Occidente propone l’idea di un Dio gender-neutral. Perdonali, Signore, perché non sanno quello che fanno”.
Dopodiché ha fatto intendere che non ci saranno ulteriori strette repressive. “Non saremo mai il regime di Kiev con la sua caccia alle streghe”, afferma. “Siamo tutti orgogliosi che il nostro popolo multietnico abbia assunto una posizione di principio a sostegno [della guerra] e abbia dimostrato un vero patriottismo”.
Nucleare
Putin si è naturalmente soffermato sulla faccenda del nucleare, sostenendo che la deterrenza russa sia equipaggiata al “91,3% con i sistemi più moderni” e esortando l’intero apparato militare a raggiungere questo livello. Inoltre ha annunciato che la Russia sospenderà il trattato New Start perché non accetta che ispettori statunitensi visitino siti nucleari russi mentre Washington è intenta a infliggere una “sconfitta strategica” a Mosca. Tuttavia ha subito precisato: “sospendiamo il trattato, ma non ce ne ritiriamo”.
La mossa è tipicamente putiniana, nel senso che mira a sfruttare l’eco mediatica dello spauracchio nucleare, mentre in realtà non cambia nulla nel concreto. Il New Start è fondamentalmente lettera morta già dalla presidenza di Donald Trump che lo aveva definito “non un buon accordo per gli Usa”. Insomma, Putin continua ad agitare la minaccia della Bomba per piegare il supporto occidentale a Kiev, come sta facendo dall’inizio dell’invasione.
Economia e sanzioni
“Il reale obiettivo è di far soffrire la nostra gente e destabilizzare il Paese dall’interno, ma i loro calcoli non hanno funzionato”. Così dice il presidente delle sanzioni che, a suo dire, sono all’origine dell’inflazione in occidente. Putin sostiene che l’economia russa stia andando bene. A questo proposito, il capo dell’ufficio moscovita del Financial Times Max Seddon mostra le espressioni facciali della governatrice della Banca Centrale Elvira Nabiullina (una delle meno allineate ai diktat del Presidente) e dell’ex vice primo ministro Igor Shuvalov.
Nor does Igor Shuvalov, one of the few Russian technocrats who supports the war. pic.twitter.com/HTAmI1hLJj
— max seddon (@maxseddon) February 21, 2023
La seconda metà del discorso non ha toccato il tema della guerra. Putin ha esortato le imprese russe a fare reshoring, come disse già nel 2021. Ha poi ricordato che “nessun cittadino comune si è dispiaciuto per coloro che hanno perso i propri yacht e palazzi all’estero”, e ha aggiunto riferendosi direttamente agli oligarchi: “vi stancherete di mangiare polvere correndo per i tribunali occidentali (…). Avete un altra scelta, stare con il vostro Paese”.