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In arrivo la riforma degli incentivi (anche per il tech). L’annuncio di Urso

All’evento organizzato dalla Luiss, il ministro ha annunciato l’arrivo in Cdm domani del codice per porre fine alla giungla degli incentivi. Per l’Italia la cyber è una necessità ma anche una grande opportunità, ha spiegato il sottosegretario Mantovano. L’Italia “ha fatto un salto quantico nel settore”, assicura il direttore Baldoni (Acn)

La cybersicurezza è per l’Italia una necessità ma anche una grande opportunità alla luce del forte ritmo di crescita del mercato (è stimato che nel periodo 2021-2026 ci saranno investimenti per mille miliardi a livello globale). Lo ha dichiarato Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, in un messaggio inviato in occasione dell’evento “Il Cantiere della cybersicurezza: sviluppo tecnologico ed autonomia strategica nazionale”, promosso dall’Università Luiss Guido Carli e dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. “Per difendere al meglio gli interessi, gli asset e i valori nazionali” serve un “cambiamento di paradigma intervenendo in termini sia di resilienza sia di capacità del tessuto industriale di produrre tecnologie chiave per la libertà economica e politica del nostro Paese”, ha aggiunto. Per impegni istituzionali il sottosegretario non ha potuto partecipare all’evento e il suo messaggio è stato letto da Paola Severino, vicepresidente dell’Università Luiss Guido Carli.

LE PAROLE DI MANTOVANO

In un’ottica di maggiore autonomia strategia italiana ed europea, serve “anticipare i cambiamenti tecnologici, soprattutto se si considera che la maggior parte delle soluzioni è sviluppata da piccole e media imprese e da startup”, ha spiegato il sottosegretario citando la Strategia nazionale di cybersicurezza 2022-2026. Già nella premessa, questo documento, approvato durante il governo Draghi, spiega che la cybersicurezza “deve” essere percepita “non come un costo, ma come un investimento e un fattore abilitante per lo sviluppo dell’economia e dell’industria nazionale, al fine di accrescere la competitività del Sistema-Paese a livello globale”. Il successo del cantiere messo in moto dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha aggiunto Mantovano, dipende dal rafforzamento dell’ecosistema italiano, “dalla capacità di fare squadra tra le istituzioni, l’accademia, la ricerca e le imprese private, rafforzando e rendendo effettivo il partneriato pubblico-privato”.

L’ANNUNCIO DI URSO

In consiglio dei ministri domani arriva “il disegno di legge delega per la riforma degli incentivi”, lo ha annunciato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Vuol dire che poi realizzeremo insieme, con un cantiere, anche con le imprese, i decreti attuativi che dovranno dare sostanza”, ha aggiunto. Più in generale, in prospettiva sul programma di governo, ha accennato anche a un provvedimento “per l’impresa futura”, che “riguarderà tutte le tecnologie di frontiere, le tecnologie del futuro”. L’obiettivo del Codice degli incentivi sarà porre fine alla “giungla” degli incentivi. Urso ha aggiunto che in questa transizione la cybersicurezza è fondamentale per ridisegnare gli assetti strategici italiani, “è una lezione che abbiamo imparato con la pandemia, mentre la guerra in Ucraina ci ha fatto capire meglio l’importanza di questo settore in relazione ai rischi di approvvigionamento dalle catene del valore globali”.

LE DICHIARAZIONI DI SEVERINO…

La professoressa Severino ha evidenziato la “grande collaborazione” attivata tra la Luiss e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, aggiungendo che “quando noi stipuliamo un accordo, di solito diamo seguito immediato a progetti e iniziative che si sviluppano insiem””. Ha ricordato anche che la Luiss è stata la prima università italiana ad avviare un master sulla cybersicurezza. Infine, la sollecitazione alle forze parlamentari perché il tema della cybersicurezza sia sempre considerato una priorità.

… E QUELLE DI BALDONI

L’Italia “ha fatto un salto quantico nel settore della cyber sicurezza”, ha dichiarato Roberto Baldoni, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dicendosi “fiducioso per il futuro del Paese”. Guardando al contesto internazionale, Baldoni ha spiegato che nella sfida alla cybersicurezza “un ruolo fondamentale lo avranno le agenzie nazionali”. In questo contesto, l’Italia può far sviluppare nel settore una buona economia e una capacità di cyber sicurezza in grado di lanciare sul mercato internazionale prodotti e servizi italiani. Il direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha poi evidenziato come in questo momento l’Agenzia stia coordinando oltre 100 interventi per il rafforzamento delle strutture della Pubblica amministrazione.



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