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Connettività sicura in Ue con Iris2. Le prospettive per l’industria italiana all’evento Icsa

L’Ue è pronta a fare un salto di qualità sulla connettività sicura entro la fine del decennio implementando Iris2. Un sistema multi-orbitale che permetterà di acquisire sempre più autonomia nella connessione per le comunicazioni governative, militari e poi in futuro commerciali. Chi c’era e cosa si è detto al convegno “Connettività sicura. Lo stato dell’arte tra normativa comunitaria e nuovi assetti istituzionali”

Informare le Pmi del settore aerospaziale e della Difesa sulle sfide e le opportunità future legate all’implementazione della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma dell’Ue per la connettività sicura per il periodo 2023-2027, denominato “Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite” (Iris2). Questo l’obiettivo del convegno “Connettività sicura. Lo stato dell’arte tra normativa comunitaria e nuovi assetti istituzionali”, organizzato dalla Fondazione Icsa con il contributo di Thales Alenia Space, Telsy, Telespazio, Ohb Italia e l’Istituto nazionale revisori legali (Inrl). A ospitare l’evento, il Reparto sistemi informativi automatizzati dell’Aeronautica militare. La creazione di un sistema sovrano di connettività spaziale sicuro ha anche lo scopo di rafforzare la competitività dei servizi di comunicazione satellitare europei, e fornire così servizi governativi e commerciali efficaci sia nella protezione delle infrastrutture critiche sia nella gestione delle crisi. L’Unione europea è pronta, dunque, a fare un salto di qualità in termini di connettività sicura entro la fine del decennio e l’Italia è pronta a giocare la sua parte.

Gli ospiti

L’evento, moderato dal direttore di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, si è aperto con i saluti del presidente della Fondazione Icsa, Leonardo Tricarico e con il video-messaggio del vice ministro delle Imprese e del made in Italy, Valentino Valentini. Sono poi intervenuti il vice direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Nunzia Ciardi, il capo Ufficio generale spazio dello Stato maggiore della Difesa, Davide Cipelletti, insieme al comandante del Comando per le operazioni in rete (Cor) e all’esperto di diritto spaziale e già commissario straordinario dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giovanni Cinque. Con loro hanno partecipato inoltre l’amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, Massimo Comparini, il senior vice president Strategy e corporate development di Telespazio, Giuseppe Aridon, e il ceo di Telsy e Chief public affairs & security officer Tim, Eugenio Santagata.

L’Italia verso al sovranità tecnologica

“Una delle principali priorità del nostro governo è difendere la sovranità digitale e tecnologica del nostro Paese, o più in generale quella europea, soprattutto verso le ingerenze che possono arrivare dai competitor internazionali”, ha osservato il vice ministro Valentini. “Uno dei tanti compiti dell’Acn è quello di lavorare sull’autonomia e l’indipendenza tecnologica”, ha spiegato invece Ciardi. “Dal 2021 al 2022 le minacce per cyber-attacchi sono aumentate del 138% in un anno e le minacce ransomware dal 2019 ad oggi sono aumentate di oltre il 400%”, ha ricordato Ciardi per evidenziare che lavorare sull’indipendenza tecnologica sia un’esigenza non più rinviabile. Per il futuro, come si auspica anche l’avvocato Cinque, “mi auguro che il governo dedichi tempo per mettere a punto un calendario di interventi precisi e utili nella razionalizzazione e armonizzazione dell’attuale assetto di governance del comparto spazio”.

Il punto militare…

Scalese, nel corso del suo intervento, ha evidenziato le vulnerabilità della rete riportando il case-study dell’attacco al segmento di terra del sistema satellitare ViaSat avvenuto all’inizio del conflitto ucraino, dal momento che ha un forte valore simbolico perché “rappresenta il primo caso reso pubblico di attacco cyber a diretto supporto di operazioni militari”. Partendo dal presupposto che la guerra in Ucraina abbia costituito una “cassa di risonanza” delle potenzialità offerte dalle nuove mega-costellazioni, come ha osservato Cipelletti, in questo quadro la garanzia di comunicazioni sicure sono un elemento imprescindibile anche per la proiettabilità delle Forze armate, con particolare riferimento all’esercizio delle funzioni di comando e controllo (C2) di forze e assetti impiegati nelle operazioni. La Difesa, conscia dei verosimili ritorni per il sistema Paese, guarda con estremo interesse alla nuova iniziativa di sviluppo telecomunicazioni satellitari dell’Ue. In questo senso, come ha spiegato ancora Cipelletti, ci potrebbe essere un sostegno italiano a Iris2 con “una piccola costellazione proprietaria di satelliti che permetterebbe alla Difesa italiana di avere una capacità autonoma, di avere una cosiddetta bolla di iperconnettività centrata su una area di particolare interesse nazionale o internazionale”. In futuro tale iniziativa potrebbe fornire un contributo a Iris 2, dando vita a un sistema di “costellazione di costellazioni”.

… e industriale

Per sviluppare Iris2, l’industria – tra cui anche Thales Alenia Space e Telespazio – è stata chiamata a far parte di un consorzio europeo ad hoc. E per fronteggiare le vulnerabilità della rete, la forma del lavoro in sinergia è quella descritta da tutti come non solo preferibile, ma più efficace. Di fronte alle minacce della rete, come ha ricordato Santagata, “non ci si salva da soli, se non si costruiscono delle partnership virtuose, sia tra privati sia tra pubblico e privato, non si è in grado di mettere insieme alcunché”. “Se l’aver concepito negli scorsi 30 anni le infrastrutture di comunicazione sicura, militare e governativa, che consentono all’industria spaziale oggi di poter affrontare questa sfida, ha significato lavorare su tecnologie digitali e poter lavorare su piattaforme e su payload in diverse gamme di frequenza”, e altrettanto si sta facendo al giorno d’oggi ad esempio investendo su architetture digitali ad altissima capacità computazionale di bordo, come ha osservato Comparini. Forse, come sottolineato da Aridon, Iris2 “è il programma più complesso e più di impatto” mai messo in piedi dalla Commissione, che si infatti mossa velocemente su questo progetto, inizialmente senza neanche avere i fondi sufficienti. Così, in attesa del prossimo ri-finanziamento e della messa a disposizione di ulteriori risorse, “la Commissione Ue ha raccolto il budget chiedendo anche il contributo dell’industria privata veicolandolo attraverso la possibilità di istallare su questo layer di comunicazione sicure, anche delle missioni complementari, aggiungendo opportunità per l’industria”.

Iris 2

La costellazione di satelliti e le stazioni di terra di Iris 2 dovrebbero essere operativi entro la fine del 2027, sulla base di contratti che saranno firmati nel 2024. Il programma, oltre a istituire un sistema sovrano di connettività sicura basato nello spazio per applicazioni strategiche; mira a consentire la fornitura di servizi commerciali da parte del settore privato per facilitare l’ulteriore sviluppo della banda larga ad alta velocità e la connettività senza soluzione di continuità anche nelle zone più remote e complesse, così da aumentare la coesione tra i territori degli Stati membri e contribuire al raggiungimento degli obiettivi digitali europei. In secondo luogo, Iris2 rafforzerà la competitività industriale europea – in cui sono ricomprese anche le Pmi e le start up – nell’ambito delle soluzioni e dei servizi di comunicazione satellitare, in modo da creare nuove opportunità per una più ampia commercializzazione.

Nuovo corso per competenze cyber-security

Proprio per venire incontro alla crescente esigenza di competenze in ambito cibernetico e al parallelo aumento degli attacchi informatici, la fondazione Icsa propone alle Pmi la seconda edizione del suo Corso per digital security manager. Un percorso di formazione con il chiaro obiettivo di trasferire ai partecipanti le competenze professionali di base necessarie a gestire le problematiche di sicurezza informatica. Alla fine del corso, i partecipanti saranno in grado di individuare e comprendere i rischi di cyber-security per la propria organizzazione, oltre a organizzare gli strumenti per prevenire, mitigare e ridurre le minacce informatiche che potrebbero arrecare un danno al business, minando le loro reti, nonché i loro sistemi informativi e informatici.


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