L’8 di marzo, giornata in cui si celebra la Festa della Donna, è anche un buon momento in cui fermarsi a riflettere sulla funzione di leadership assunta dalle donne nella politica internazionale. È proprio su questo terreno che oggi l’Italia si distingue come mai prima.
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, infatti, non solo è l’unico capo di governo donna nel G7. Secondo i sondaggi, è anche l’unico leader di questo ristretto club di Paesi a godere del sostegno della maggioranza dei propri concittadini. A ben vedere, infine, è anche il leader politico donna più popolare in assoluto a livello globale.
Secondo il “Global Leader Approval Ratings” di Morning Consult, società americana specializzata in rilevazioni demoscopiche, il presidente del Consiglio italiano è il leader politico occidentale a godere del più alto livello di gradimento popolare in assoluto, con un distacco significativo rispetto ai colleghi degli altri Paesi del G7. Con un consenso del 54% (a fronte di un 41% di critici), Meloni è l’unica a poter contare sul sostegno della maggioranza assoluta dei propri concittadini.
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, invece può fare affidamento solo sul sostegno del 42% degli americani, a fronte di una maggioranza del 51% che esprime una valutazione negativa sul suo operato. Le cose stanno anche peggio per il canadese Justin Trudeau, sostenuto solo dal 39% del Paese, a fronte di un 55% ostile. Non possono festeggiare nemmeno il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico Rishi Sunak: il primo gode di un 36% di gradimento, a fronte di un 59% di scontenti; il secondo registra un 32% a favore ed un 56% contro. Da Tokyo questi numeri potrebbero essere visti perfino con invidia: il primo ministro Fumio Kishida, infatti, gode solo del 23% di consenso popolare e ha il 63% del Paese a cui non gradisce. Infine, il presidente francese Emmanuel Macron, che si pavoneggia sulla scene internazionale e vorrebbe fare il buon e cattivo tempo in Europa, è il leader G7 che piace in assoluto di meno alla propria opinione pubblica, con 67% di francesi che dischiara di non gradirne l’operato, con approval rating del 28%. Numeri che, del resto, si sono riflessi nella perdita della maggioranza in parlamento da parte dell’inquilino dell’Eliseo.
Tutto fa pensare, quindi, che Meloni continuerà a svolgere un ruolo di primo piano tanto nella politica nazionale del proprio Paese, quanto sulla scena internazionale a medio lungo termine, il che non si può dire con sicurezza degli altri sei colleghi. Non male, per un underdog che si è fatta avanti contando solo sulle proprie forze. L’8 marzo celebriamo anche la determinazione di questa donna divenuta una protagonista della politica internazionale.