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L’Italia dei videogiochi protagonista alla Game developer conference di San Francisco

Lo stand di Agenzia Ice e Maeci, in collaborazione con Iidea, è la vetrina per una delle industrie creative e culturali più promettenti del “nuovo” made in Italy

Un pannello alto tre metri e largo quattro, con l’immagine di un borgo affacciato sul mare, pensato come l’ambientazione di un videogioco open world pronto per essere esplorato dal giocatore durante un’avventura, e un titolo a caratteri cubitali: “Games in Italy”. È questo il primo impatto con lo stand di Agenzia Ice e ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con Iidea – l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi nel nostro Paese – in uno degli appuntamenti più attesi dell’industria del gaming: la Game Developer Conference di San Francisco.

Gli operatori del settore provenienti da ogni parte del mondo si sono dati appuntamento nella Bay Area per prendere parte all’evento business di riferimento, incontrare possibili partner e investitori e partecipare agli approfondimenti curati da esperti internazionali su diverse aree tematiche: dal design alla grafica, dalla programmazione al marketing, dall’audio alla produzione. Il calendario è ricco e conta centinaia di appuntamenti tra talk, round table, workshop ed eventi speciali.

Quest’anno oltre 29.000 professionisti del settore dei videogiochi internazionale hanno animato il Moscone Centre con il continuo viavai di incontri e momenti di networking. Occasioni per fare il punto sulle direzioni verso le quali questa che è una delle industrie creative più innovative del panorama globale si muoverà nei mesi a venire.
Si scopre, ad esempio, secondo lo State of the Game Industry Report 2023 di Gdc, il Pc continua a guidare lo sviluppo di videogiochi oggi, con un 65% di developer impegnati a sviluppatori su questa piattaforma, e lo farà anche nel futuro, con il 57%. Tra i temi principali oggetto di attenzione in fase di sviluppo, ci sono quelli relativi all’accessibilità e alla diversità e inclusione. Il 38% dei developer dichiara che i loro giochi attuali implementano misure di accessibilità per le persone con disabilità sensoriali, motorie o di altro tipo e il 59% dichiara di concentrare il proprio impegno creativo in ottica D&I.

È anche di questi argomenti che si è discusso nello stand Italia, che ha portato oltreoceano la delegazione più ampia di sempre. Venti imprese si sono alternate nel padiglione tricolore, per presentare i loro progetti a investitori ed editori internazionali. Ma quella di San Francisco è solo una parte, anche se molto rappresentativa, del comparto italiano, che conta oggi in totale più di 160 aziende di sviluppo di videogiochi: un pezzo della nostra identità creativa e culturale, un’industria in forte crescita, spinta anche dalle numerose acquisizioni internazionali.

La forza all’estero delle nostre aziende la certifica anche Alessandra Rainaldi, Trade Commissioner dell’ufficio Ice di Los Angeles, presente alla Gdc 2023: “La partecipazione italiana al Game Developer Conference di S. Francisco è una tappa obbligata per l’industria dei videogiochi italiana sul mercato americano. Il videogioco è infatti il settore di punta dell’intrattenimento a livello globale, destinato a superare i 240 miliardi di dollari nel 2025, grazie alla crescente popolarità tra le varie fasce d’età e alla continua innovazione tecnologica. Gli Stati Uniti si confermano tra i leader a livello globale in tutti i segmenti del mercato dei videogiochi, al primo posto nei giochi per console, assorbendo quasi un terzo del consumo globale del settore. Il nostro Ufficio di Los Angeles ha accolto e supportato la delegazione italiana durante la manifestazione, facilitando i contatti con i professionisti americani del settore, sia durante la fiera, presso lo spazio Italia “Games in Italy”, sia durante l’evento di networking presso Innovit”.

I developer italiani sono sempre più riconosciuti a livello mondiale per la loro capacità di sviluppare videogiochi di alta qualità. Questo anche grazie al supporto delle istituzioni che, negli ultimi anni, hanno aiutato la crescita del settore attraverso l’attuazione di un credito di imposta pari al 25% dei costi ammissibili di produzione di un videogioco e programmi di accelerazione dedicati a supportare start up di giovani talenti come Cinecittà Game Hub, Bologna Game Farm e Quickload.

“Siamo orgogliosi della nostra presenza alla Gdc 2023 con una delegazione così numerosa e riconoscenti ad Agenzia Ice e Maeci per il sostegno che, anno dopo anno, continuano a dare alle imprese italiane. La partecipazione ad eventi di così alto profilo è fondamentale per la crescita e il consolidamento dell’industria italiana dei videogiochi”, ha affermato Thalita Malagò, direttore generale di Iidea. “Innovazione, creatività e competitività internazionale. Sono queste le parole chiave che guidano l’azione delle imprese italiane del settore dei videogiochi. La coniugazione di questi tre aspetti rappresenta l’impegno che abbiamo voluto portare anche qui a San Francisco, per mostrare la vitalità del nostro Made in Italy”.

E proprio sull’Italia e sul Made in Italy si concentrerà il prossimo evento di Iidea, che – come possiamo anticipare – si terrà alla Casa del Cinema di Roma martedì 18 aprile, con l’apertura del Sottosegretario di Stato alla Cultura Lucia Borgonzoni. Sarà l’occasione per tracciare un bilancio sul mercato e sul pubblico dei videogiocatori in Italia, nonché per analizzare l’evoluzione dell’industria videoludica nazionale dopo l’ultima rilevazione del 2021. “L’Italia dei videogiochi” è il titolo dell’iniziativa: una fotografia in diretta di uno dei pezzi più importanti dell’industria creativa e culturale del nostro Paese.


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