Con una sintassi in cui le maiuscole saltano più in alto di Tamberi, c’è la grande capacità di Clemente Mastella di prendersi una quota crescente di audience. Ecco il segreto del suo successo social secondo Domenico Giordano, Arcadia
In passato penso di averlo già scritto da qualche parte, perché in verità è da tempo che sono visceralmente attratto dal modo in cui popola la sua pagina Facebook. Per me, e lo dico senza veli o remore, Clemente Mastella è il primo e più bravo social-democristiano che c’è in circolazione. Molto più forte di Carlo Calenda, decisamente più sexy di Matteo Renzi e due spanne in più di Matteo Salvini. Se ne faccia una ragione anche il buon Gianfranco Rotondi, altro post-democristiano che su Twitter ha trovato una sua originalissima dimensione.
Quando Clemente Mastella però comincia a inciampare nel touchscreen del suo Iphone diventa decisamente irresistibile, un recordman di like e commenti che fioccano da tutte le parti. Esattamente come quando mio figlio sparge sul tavolo l’intero tubetto di colla Vinavil, non c’è nulla che nei paraggi non rimanga invischiato in quella marea che deborda da ogni angolo.
Solo che a differenza di altri leader, nazionali o locali, Mastella quasi sempre fa da sé, da solo si sceglie i temi che gli interessa condividere con i follower, così come senza alcun calcolo particolare decide se e quando pubblicare, ma soprattutto è lui e solo lui, e non potrebbe essere altrimenti, a scriversi direttamente il post in un modo unico e randomico, tanto da rappresentare la chiave dell’autenticità.
L’ultimo è di ieri mattina, dedicato alla moglie Sandra per il suo compleanno. Una dichiarazione d’amore eterno scritto e sceneggiato dal Social Media Mastella, un campione delle reaction molto più geniale di un Rocco Casalino o di un Luca Morisi.
“Oggi è il compleanno di Sandra: una vita insieme: era una ragazza bellissima quando ci siamo fidanzati in America, lei viveva là con i genitori. Poi scelse di venire in Italia. Da allora, insieme,abbiamo superato difficoltà e insieme ,orgogliosamente, abbiamo raggiunto risultati che per due ragazzi di San Giovanni di Ceppaloni neppure in un sogno sognato potevamo immaginare. Auguri Sandra tvb”.
Con una sintassi in cui le maiuscole saltano più in alto di Tamberi, la punteggiatura e gli apostrofi ribollono nell’anarchia e gli spazi tra le parole diventano sconfinate autostrade, c’è la grande capacità di Clemente Mastella di prendersi una quota crescente di audience. Perché in quella costruzione abusiva del testo c’è idealmente impressa la sua firma autografa. C’è un messaggio più profondo: è la professione fattuale del leader che si mette al pari dei suoi follower, errori compresi, un rapporto orizzontale che non richiede alcuno staff, che non necessita di collaboratori vari, che non accetta filtri o ragionamenti.
È questo il segreto del successo social di Clemente Mastella che ben conosce le regole della comunicazione fin da quando era capo ufficio stampa di Ciriaco De Mita a piazza del Gesù.
Il popolo dei social, che apprezza e premia l’autenticità, gli riconosce implicitamente questo merito, a prescindere dalle posizioni politiche o dalla condivisione delle scelte amministrative che mette in atto da sindaco di Benevento.