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Dal multilateralismo al sostegno alla pace. Gli aiuti militari europei alla Somalia

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Prosegue il sostegno dell’Unione europea alla Somalia. Il Consiglio dell’Ue ha approvato un ulteriore sostegno nell’ambito del Fondo europeo per la pace all’Esercito nazionale somalo e alla Missione di transizione dell’Unione africana in Somalia. Tutti i dettagli

L’Unione europea rafforza il suo sostegno alla Somalia. Il Comitato politico e di sicurezza (Cps) del Consiglio dell’Ue, responsabile della Politica estera e di sicurezza comune (Pesc) e della Politica di sicurezza e di difesa comune (Psdc), ha approvato un ulteriore contributo all’Esercito nazionale somalo, nell’ambito del Fondo europeo per la pace (Epf). Puntando così a rafforzare la componente militare della Missione di transizione dell’Unione africana in Somalia (Atmis). Scopo dell’iniziativa è infatti il passaggio di responsabilità in termini di sicurezza dall’Atmis allo stesso Esercito del Paese. Con tale manovra, l’Ue raggiungerà quota 85 milioni di euro di risorse già mobilitate per la Missione per il 2023 e 25 milioni di euro per l’Esercito somalo. Nel dettaglio, il sostegno per le forze terrestri di Mogadiscio si concentrerà sulla fornitura di equipaggiamento non letale e sulle opere infrastrutturali, in stretto coordinamento con la Missione europea di formazione in Somalia (Eutm-S).

Il sostegno europeo alla Somalia

Il contributo attivo dell’Ue all’Atmis non è però cosa nuova, dal 2007 infatti ammontano a circa 2,4 miliardi di euro i fondi totali stanziati per la missione, a conferma della volontà da parte del Vecchio continente di impegnarsi su questo fronte e consolidare i risultati raggiunti fino ad ora. Seguendo quello che è l’approccio integrato dell’Ue ai conflitti e alle crisi esterne, l’impegno a sostegno della pace in Somalia, e più largamente nel Corno d’Africa, risulta in linea anche con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il piano di transizione somalo. In particolare, l’aiuto alla componente militare dell’Atmis e dell’Esercito somalo è finanziato in riferimento alla Misura di assistenza a sostegno delle operazioni di sostegno alla pace a guida africana, che nell’ambito dell’Epf ammonta a 600 milioni di euro per il periodo 2022-2024.

Il precedente

Ad aprile dell’anno scorso, il Consiglio ha adottato la decisione che ha istituito la nuova misura di assistenza nell’ambito dell’Epf a sostegno dell’Unione africana di 600 milioni. Tale misura di assistenza triennale continua dunque a fornire il consolidato supporto a lungo termine dell’Ue alle operazioni di sostegno alla pace condotte dall’Africa, oltre a rafforzare il multilateralismo e in particolare il ruolo-chiave dell’Unione africana per la pace e la sicurezza nel continente.

Il fondo europeo per la Pace

Nell’attuale contesto geopolitico, che vede l’aumento della concorrenza strategica così come il proliferare di minacce complesse alla sicurezza, l’Epf mira ad ampliare le capacità dell’Unione europea di garantire la sicurezza ai suoi cittadini e partner. Permettendo all’Ue di intervenire in modo tangibile, fornendo tutti i tipi di equipaggiamento e di infrastrutture alle Forze armate dei partner dell’Ue. Creato nel 2021, l’Epf è infatti nato proprio con lo scopo di supportare i partner nel settore della Difesa, come si è visto anche in riferimento alla guerra in Ucraina, per cui l’Unione ha recentemente deciso di sostenere Kiev con un pacchetto di aiuti militari. Ad oggi, il Consiglio ha adottato dieci misure di assistenza nell’ambito dell’Epf.

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