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La proposta di legge per vietare TikTok negli Stati Uniti

Un gruppo di senatori bipartisan ha presentato un progetto di legge per dare potere al presidente di bandire l’app cinese. Nel mirino anche le piattaforme di Russia, Iran, Corea del Nord, Venezuela e Cuba

Negli Stati Uniti non si ferma la campagna per limitare l’uso di TikTok. Un gruppo di senatori bipartisan hanno presentato un progetto di legge che darebbe al presidente Joe Biden l’abilitazione per vietare l’app cinese di condivisione video.

Jake Sullivan, consigliere per la Sicurezza nazionale americana, ha spiegato che il progetto di legge “darebbe la possibilità all’amministrazione di evitare che certi governi stranieri sfruttino i servizi tecnologici in un modo che rappresenta rischi per i dati privati degli americani e la nostra sicurezza nazionale”.

Sullivan ha aggiunto: “Speriamo di continuare a lavorare con democratici e repubblicani in questo progetto di legge, e chiediamo al Congresso che agisca velocemente per mandarlo sulla scrivania del presidente”.

Questa è la più recente di diverse proposte del Congresso per cercare di limitare TikTok negli Stati Uniti. Questo progetto intitolato “Legge di restrizione dell’apparizione di minacce di sicurezza che mettono a rischio la tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni” (Restrict), non parla specificamente del divieto di TikTok, ma dà il potere al governo di prendere misure di limitazione delle imprese tecnologiche legate ad agenti stranieri che possono rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale.

Il senatore Mark Warner ha spiegato in un’intervista a Cnbc che questo disegno di legge bipartisan consentirà al segretario al Commercio di agire contro le società tecnologiche con sede in sei nazioni avversarie: Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, Venezuela e Cuba.

Warner crede che gli strumenti a disposizione ad oggi “sono stati relativamente limitati. Ci manca un approccio olistico, interagenzia, di tutto il governo”, e questo progetto di legge riempirebbe questo vuoto, dando al governo la capacità di affrontare future potenziali minacce tecnologiche, come l’intelligenza artificiale.

Il senatore sostiene che il rischio che il governo cinese possa indirizzare TikTok a spingere o sopprimere determinati messaggi si basa sull’accesso del governo cinese agli utenti statunitensi, piuttosto che su problemi attualmente noti. Per questo, il progetto di legge richiederebbe alla comunità dell’intelligence di cercare di declassificare il più possibile se l’amministrazione vuole optare per un divieto, per rendere pubblico il motivo per cui una tecnologia è veramente un rischio per la sicurezza nazionale: “Questa competizione con la Cina sul dominio tecnologico, è qui che sta davvero il perno della sicurezza nazionale in futuro”.

Warner è consapevole che gli utenti di TikTok probabilmente cercheranno di trovare modi per aggirare il divieto, ad esempio, utilizzando reti private virtuali che possono oscurare la posizione da cui un utente si connette a Internet. Ha precisato però che il disegno di legge non “seguirà i singoli utenti”.

A preoccupare Paul Nakasone, direttore dell’Agenzia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, è la capacità dell’app cinese di raccogliere dati sensibili, ma anche la funzionalità dell’algoritmo e chi ha il suo controllo. Il funzionario ha anche aggiunto che la piattaforma TikTok potrebbe permettere operazioni di influenza devastanti, su un pubblico di più di 100 milioni di americani.

Brooke Oberwetter, portavoce di TikTok, ha dichiarato a Cnbc che “l’amministrazione Biden non ha bisogno di ulteriore autorità da parte del Congresso per affrontare i problemi di sicurezza nazionale su TikTok: può approvare l’accordo negoziato con CFIUS in due anni che ha trascorso gli ultimi sei mesi a rivedere”. “Un divieto degli Stati Uniti su TikTok è un divieto di esportazione della cultura e dei valori americani a oltre un miliardo di persone che utilizzano il nostro servizio in tutto il mondo – ha aggiunto -. Ci auguriamo che il Congresso esplori soluzioni ai loro problemi di sicurezza nazionale che non abbiano l’effetto di censurare le voci di milioni di americani”.

TikTok ha ripetutamente affermato di non archiviare i dati degli utenti americani in Cina, e ha adottato misure per costruire un piano per ridurre ulteriormente il rischio di influenza da parte del governo cinese. Ora c’è attesa per il 23 marzo, giorno in cui l’amministratore delegato di TikTok testimonierà in un’udienza del comitato per l’energia e il commercio della Camera Usa.



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