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Xi conferma Yi Gang. Controllare la finanza senza far scappare gli investitori

La conferma di Yi Gang a governatore della Banca Centrale mostra che la leadership politica  vuole continuare la stretta sull’economia senza spaventare gli investitori internazionali. Per farlo mantiene al loro posto, per ora, funzionari conosciuti all’estero e crea nuove commissioni di partito

Yi Gang è stato confermato nel ruolo di governatore della People’s Bank of China (Pboc), la banca centrale cinese. La leadership vuole che la ristrutturazione del sistema finanziario nel segno di un maggiore controllo politico avvenga senza strappi improvvisi che possano spaventare eccessivamente gli investitori globali, come successo l’anno scorso, riporta il Wall Street Journal.

Yi resterà al suo posto ancora qualche mese, mentre le Due Sessioni stanno istituzionalizzando la presa di potere sempre più salda del Partito sull’economia, come spiegato a Formiche.net da Enrico Fardella.

Il governo cinese ha recentemente annunciato di volere istituire un nuovo regolatore finanziario che dovrà incorporare le commissioni esistenti sulle banche e le assicurazioni. Oltre ad assorbire alcune funzioni da altre agenzie, su tutte il potere di controllo sulle società di partecipazione finanziaria, precedentemente tra i compiti della Pboc.

La nuova legislazione finanziaria, approvata formalmente venerdì, dovrebbe essere successivamente affiancata da una resuscitata Commissione centrale per il Lavoro Finanziario, un organo esistito tra il 1998 e il 2003. Un ulteriore strato composto da funzionari sia di partito sia di governo.

Yi Gang è governatore dal 2018, dopo dieci anni da vice, e si è contraddistinto per le sue politiche e idee di liberalizzazione e integrazione dello yuan nel sistema finanziario globale. Tuttavia, la Pboc ha perso gran parte della propria indipendenza sotto Xi Jinping. Ad esempio con la creazione del ruolo di capo del Partito della Banca centrale. Ruolo che Yi non ha mai rivestito, a differenza del predecessore.

La decisione di mantenere Yi come governatore della banca centrale suggerisce che Pechino vuole che la ristrutturazione del settore finanziario sia il più agevole possibile, soprattutto dopo il pesante intervento statale dell’anno scorso che ha intaccato la fiducia degli investitori globali nel futuro della Cina. Per questo mantiene al potere, nominalmente e per il momento, funzionari rispettati e conosciuti all’estero.



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