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Autonomia strategica e investimenti esteri. L’intervento di Urso per AmCham

Rendere l’Italia “più appetibile per gli investitori stranieri”, con le misure del governo e la tutela dell’autonomia strategica insieme agli alleati. L’intervento del ministro Urso alla terza Advocacy Conference di American Chamber of Commerce in Italy

“Gli Stati Uniti sono per noi il più significativo mercato extraeuropeo, per questo va proseguita e incentivata la nostra presenza”. Con queste parole il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, ha aperto i lavori della terza Advocacy Conference, evento di AmCham Italy dedicato alla presentazione delle priorità di policy della comunità di business transatlantica nei confronti delle istituzioni italiane. Presente all’incontro anche l’incaricato d’affari dell’Ambasciata americana a Roma, Shawn Crowley.

“In questa nuova fase della globalizzazione”, ha proseguito Urso, “è necessario distinguere gli alleati dai partner”. Alleati sono quegli attori statuali che condividono i nostri stessi valori, mentre i partner sono tutti gli altri soggetti che condividono le stesse regole commerciali.

Il governo di Giorgia Meloni si è speso per incentivare gli investimenti esteri in Italia con una serie di misure. In primo luogo, la creazione di uno sportello unico presso il Ministero del Made in Italy per tutti investitori stranieri. Una procedura che possa far confrontare gli investitori in maniera semplice e continuativa con il dicastero.

“Inoltre”, spiega il ministro, “la nuova normativa ci consente di avocare al nostro dicastero quei processi autorizzativi di altre amministrazioni nazionali che non fossero esauditi in tempi congrui”. Lo stesso potere garantito a Palazzo Chigi rispetto alle amministrazioni locali e regionali. “Le lunghezze procedurali non giustificate potranno essere scavalcate in caso di investimenti superiori ai 25 milioni euro con un significativo impatto occupazionale”.

Ulteriore misura intrapresa è quella che prevede l’individuazione di aree di interesse nazionale per investimenti sopra i 400 milioni di euro, soprattutto su temi di grande rilevanza strategica quali, ad esempio, i settori ad alto contenuto tecnologico in riferimento alle transizioni digitale ed ecologica. In futuro si prevede l’attivazione di un unico procedimento autorizzatorio accelerato per queste aree.

“Queste misure rendono l’Italia più appetibile per gli investitori esteri”, ha concluso Urso. E ha ricordato che sono anche in linea per “lavorare coi nostri alleati per garantire l’autonomia strategica nei settori ad alto contenuto tecnologico”.



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