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La tecnologia è fondamentale nella competizione geopolitica. Crowley alla RomeCup

Di Shawn Crowley

Alla sedicesima edizione del RomeCup 2023, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale e dal Campus Bio-Medico, l’intervento di Shawn Crowley, l’incaricato d’Affari ad interim presso l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, per il premio “Advancing technology for humanity. Most promising researcher in robotics and AI” pensato per giovani ricercatori e dottorandi

Desidero ringraziare il presidente Tosti e il Campus per l’ospitalità, per aver promosso questa iniziativa attorno ad un tema molto attuale e per aver convocato un’assemblea così prestigiosa.

Ringrazio la dottoressa Michilli per il continuo impegno della Fondazione nel perseguire l’obiettivo di un mondo digitale inclusivo ed equo e per aver portato in questa sede così tanti giovani, tanta energia e talento.

È quindi un grande piacere e un onore essere qui ad aprire i lavori della RomeCup, con il ministro Bernini e il ministro Urso, e il sindaco Gualtieri.

Vorrei partire con un’affermazione che, anche ascoltando gli interventi che mi hanno preceduto, credo trovi tutti concordi.  Viviamo un momento di svolta nella storia dell’umanità, dove la tecnologia ricopre ruoli sempre più rilevanti, in molti ambiti: dalla medicina, come ben rappresenta l’eccellenza del Campus, alla manifattura; dall’economia dello spazio, alla capacità delle nostre città di rispondere alle emergenze, alla possibilità di comunicare in modo sempre più veloce.  Ma sarebbero troppi gli esempi, sostanzialmente in ogni settore del nostro quotidiano.

La tecnologia è fondamentale per la competizione geopolitica di questa era e per il futuro della nostra sicurezza nazionale, dell’economia e della democrazia. La velocità dell’innovazione – delle tecnologie di intelligenza artificiale in particolare – sta aprendo straordinarie opportunità per espandere la conoscenza, aumentare la prosperità e arricchire l’esperienza umana. Ma queste tecnologie generano anche nuovi dilemmi in campo sociale, legale, politico ed etico. Sono compiti a cui non vogliamo sottrarci, anzi, insieme ai nostri partner e ai Paesi che condividono i nostri valori, vogliamo governare questa svolta epocale e trovare insieme soluzioni.

È con questo futuro in mente che gli Stati Uniti sottolineano l’importanza di mantenere il dialogo aperto, così come stiamo facendo oggi alla RomeCup.

Desideriamo continuare ad approfondire la cooperazione transatlantica su come queste tecnologie vengono sviluppate, utilizzate e governate. Insieme possiamo raggiungere un approccio favorevole all’innovazione che protegga i diritti, promuova la fiducia del pubblico nell’intelligenza artificiale e massimizzi i vantaggi che le tecnologie dell’intelligenza artificiale possono avere nelle nostre società.

Ma vorrei concludere tornando alla RomeCup, perché oggi siamo qui soprattutto per celebrare l’ingegno, le competenze tecnologiche e la creatività delle nuove generazioni, di tutti gli studenti e studentesse che parteciperanno alle gare nei prossimi giorni.

Sono le voci e i partner emergenti, quelle che si faranno carico della nostra eredità. La nostra responsabilità verso di loro è forte quanto l’impegno e il duro lavoro che stanno mettendo in questa competizione. Grazie a tutti gli organizzatori, ai partner e ai partecipanti.

 

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