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F-16, ma non solo. I nuovi aiuti militari occidentali per Kyiv

Di Lorenzo Piccioli

La notizia dell’autorizzazione sugli aerei non arriva da sola. Il Regno Unito ha confermato di voler inviare in supporto all’Ucraina i missili a lungo raggio Storm Shadow e anche centinaia di loitering munitions (generalmente note come droni kamikaze). Mentre la Germania ha annunciato che aumenterà il suo contributo allo sforzo bellico ucraino: la compagnia Hensoldt procurerà 6 nuovi radar TRML-4D

In una mossa significativa per sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione russa, gli Stati Uniti hanno ufficialmente autorizzato l’invio di una flotta di caccia F-16 al Paese. Questa decisione rappresenta un forte segnale di sostegno da parte degli Stati Uniti e sottolinea l’impegno dell’amministrazione verso la difesa degli alleati e la stabilità nella regione.

L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di fornire all’Ucraina una capacità di difesa supplementare e un deterrente contro eventuali azioni ostili da parte della Russia. Gli F-16, con la loro comprovata efficienza e versatilità, offriranno un importante supporto aereo all’Ucraina, andando a rimpiazzare gli obsoleti Mig-29 e Sukhoi Su-27 di fabbricazione sovietica, e rafforzando così la sua capacità di difesa e protezione del territorio.

Tuttavia, date le tempistiche richieste per l’addestramento dei piloti e per le necessità logistiche di attrezzature così sofisticate, ad oggi risulta improbabile che Kyiv possa disporre di queste capacità militari in tempo per la preannunciata controffensiva estiva. Inoltre, non è ancora chiaro quali saranno i paesi che coinvolti della fornitura di questi apparecchi.

La notizia dell’autorizzazione di Washington non arriva però da sola. Pochi giorni prima, il Regno Unito ha confermato di voler inviare in supporto all’Ucraina i missili a lungo raggio Storm Shadow: questi ordigni, missili da crociera sviluppati per essere lanciati da velivoli aerei contro bersagli a terra, hanno una portata di fuoco di circa 250 km, ben superiore a quella di 80 km che le Forze Armate Ucraine possono raggiungere fino ad ora grazie all’impiego dei cannoni Himars di fabbricazione statunitense. Robert Wallace, il Ministro della Difesa britannico, ha dichiarato che queste testate saranno fornite in una versione compatibile con i velivoli di epoca sovietica che ad oggi compongono la quasi totalità degli apparecchi dell’aviazione ucraina, al fine di ridurre al minimo i tempi necessari a un loro impiego sul campo. Non è quindi da escludere che gli Storm Shadow vengano utilizzati per sostenere la tanto discussa controffensiva.

Assieme ai missili da crociera, la Gran Bretagna rifornirà le forze di Kyiv con centinaia di loitering munitions (generalmente note come droni kamikaze) prodotte appositamente per sostenere lo sforzo militare ucraino. Il basso costo di produzione e il raggio di fuoco (che si aggira intorno ai 200 km) fanno si che questo tipo di ordigno possa essere utilizzato in modo complementare ai più raffinati ma anche più costosi Storm Shadow.

Timothy Wright, Research Associate for Defense and Military Analysis preso l’International Institute of Strategic Studies, fa notare che la Russia dispone di tutte le capacità necessarie per abbattere con successo missili del calibro dello Storm Shadow; l’impiego di loitering munitions in quantità adeguate potrebbe aumentare la saturazione degli obiettivi, rendendo così più difficile per le già provate capacità anti-aeree ed anti-missile della Federazione Russa intercettare con successo i proiettili di Kyiv. Tuttavia, gli aiuti britannici sono stati concessi dietro la promessa che questi armamenti non saranno utilizzati per colpire bersagli situati sul suolo della Federazione Russa, nel tentativo di prevenire pericolose escalation dalle conseguenze imprevedibili e poco rassicuranti.

Anche la Germania ha annunciato che aumenterà il suo contributo allo sforzo bellico ucraino: la compagnia Hensoldt procurerà 6 nuovi radar TRML-4D che si andranno ad aggiungere ai quattro di cui le Forze Armate Ucraine già dispongono. Questi radar sono capaci di rilevare bersagli altrimenti difficili da individuare, come elicotteri in volo stazionario o missili da crociera che volano a bassa quota.


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