Siamo pronti a fare del sole, del vento e delle altre fonti di energia rinnovabile che la natura ci offre le nostre sorgenti di sostentamento energetico? In poche parole, siamo davvero preparati per questa transizione? La nuova puntata del web show condotto dal filosofo Luciano Floridi
“La transizione energetica è una questione vitale e urgente: ne va della pelle di questo pianeta, e di noi che lo abitiamo!”. Il filosofo Luciano Floridi, da Oxford, ha introdotto così il tema trattato durante il 19esimo episodio del web show Fabrica Floridi: la transizione energetica. Il professore ha discusso di cambiamento, risparmio, della digitalizzazione e delle nuove competenze e tecnologie, della grande attenzione alla sostenibilità nel futuro energetico con gli Jedi e con ospiti esperti: Fabio Bulgarelli – responsabile Affari Regolatori di Terna, Guido Bortoni – presidente Cesi (Centro elettrotecnico sperimentale italiano), Eleonora Riva Sanseverino – professoressa ordinaria di Sistemi Elettrici per l’energia presso l’Università degli studi di Palermo, Riccardo Giovannini – Ey Italy, Climate Change and Sustainability Leader, Paola Allamano – ceo Waterview Chiara Petrioli – founder e ceo WSense, e Barbara Bonaventura – direttore generale e marketing di Experenti.
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Siamo pronti a fare del sole, del vento e delle altre fonti di energia rinnovabile che la natura ci offre le nostre sorgenti di sostentamento energetico? In poche parole, siamo davvero preparati per questa transizione? “Siamo sicuramente pronti dal punto di vista della competitività economica delle rinnovabili”, ha risposto Fabio Bulgarelli, responsabile Affari Regolatori di Terna.
Ha ribadito che lo siamo anche per quanto riguarda gli interessi del mercato, la rete elettrica e le infrastrutture, la sostenibilità e l’impatto ambientale “nella misura in cui anche lo sviluppo tecnologico di queste risorse ha permesso un’efficienza tale da richiedere un impatto ambientale molto contenuto”, ha proseguito Bulgarelli evidenziando l’importanza di velocizzare i procedimenti autorizzativi.
Come ripetuto anche da Floridi quindi: “La preparazione c’è: sia tecnologica, tecnica che economica. Manca un po’ quella amministrativa, culturale e politica. Si tratta di fare uno scatto di mentalità e ideazione”. Una presa di coscienza generale comunque c’è stata. Guido Bortoni, presidente Cesi, ha messo in luce come l’invasione dell’Ucraina abbia rappresentato un risveglio collettivo, almeno in Europa: “Ha imposto un punto di svolta nella politica energetica dell’intera Unione Europea, – ha detto Bortoni – in particolare dell’Italia. Uno scatto che ha fatto ritrovare una consapevolezza all’Europa di dover procedere verso una minor dipendenza della stessa dall’estero. Ormai vi è consenso tra tutti gli europei sul lasciare alle spalle quello stato di sudditanza energetica del nostro continente rispetto ai pochi grandi fornitori extra europei”. Bortoni ha aggiunto che questo comunque non significa affatto puntare all’autarchia energetica.
A quali tecnologie allora bisogna guardare per un futuro energetico più efficiente e digitalizzato? Eleonora Riva Sanseverino, professoressa ordinaria di Sistemi Elettrici per l’energia presso l’Università degli studi di Palermo, ha dichiarato che le tecnologie per affrontare un futuro energetico più innovativo sono quelle rivolte alla circolarità, al riuso, al riciclo e recupero. Ma per sviluppare nuove tecnologie c’è bisogno anche di mettere in campo nuove competenze. Alle scuole e università quindi il compito di formare i futuri manager della transizione energetica perché, come anche sostenuto dalla professoressa Riva Sanseverino, i giovani sono una risorsa fondamentale, e il fatto di formare le nuove generazioni ad affrontare queste sfide è importantissimo. Senza di loro, infatti, non sarà possibile portare avanti e attuare la transizione energetica e digitale nel nostro Paese.
Il discorso tocca la sfera dell’istruzione, ma anche quella dell’impresa. Dal punto di vista dei processi industriali, anche le aziende stanno interpretando la transizione energetica ed ecologica e stanno lavorando per vincere le nuove sfide poste dalla sostenibilità, come ha dichiarato Riccardo Giovannini Ey Italy, climate change and sustainability leader: “Posso affermare che le aziende si stanno sicuramente avvicinando ad un approccio meno impattante. Il concetto di sostenibilità sta entrando nelle aziende che, nel perseguire il loro legittimo obiettivo di profittabilità, cercano anche di avere un minore impatto, ambientale o sociale, o addirittura cercano di fare in modo che uno faccia leva sull’altro. Questo significa intervenire sui processi, perché non c’è accorgimento migliore per avere minori impatti, che inventare un modo diverso di fare le cose.” La direzione è quella giusta, anche se ci sono ampi spazi di miglioramento, ma come ha anche sottolineato Floridi, “il fatto che sia una strada in salita, non deve farci dimenticare che è la strada giusta, magari più difficile, ma è anche dove i risultati avranno più vita lunga in termini di effetti benefici”.
Non sono mancate le testimonianze di Paola Allamano, ceo Waterview, un’azienda innovativa che trasforma le telecamere di videosorveglianza in altrettanti occhi per supportare le azioni dei gestori delle grandi infrastrutture; le reti wireless di WSense, che non impattano sulla vita sottomarina raccontate da Chiara Petrioli, founder and ceo WSense, e le soluzioni per rendere visibile l’invisibile grazie alla realtà aumentata, realtà virtuale e mixed reality di Experenti, descritte da Barbara Bonaventura, direttore generale e marketing di Experenti.
Tanti i temi toccati in questo episodio, dalla transizione energetica, alle rinnovabili, tanta tecnologia, circolarità e innovazione, ma non dobbiamo dimenticare, come ha concluso il professor Floridi, che: “Dietro tutto questo c’è solo l’intelligenza e la responsabilità umana. Se non ci salviamo con le nostre mani, nessun altro lo farà per noi”.
La puntata di Fabrica Floridi sarà visibile in streaming sui siti di Forbes.it, Formiche.net, FabricaFloridi.tv e Nuvolaverde.eu, la piattaforma della comunicazione responsabile realizzata in collaborazione con BFC Media e con il magazine tv&web Siamo Jedi, visibile su BFC Forbes (Sky 511, TivùSat61 e DT 260) e in streaming su bfcvideo.com e stream24.ilsole24ore.com. Questa puntata è stata realizzata in collaborazione con Terna e Formiche.
Il web show è condotto dal filosofo di Oxford University e di Alma Mater Studiorum Università di Bologna Luciano Floridi, e propone incontri con i personaggi al vertice delle realtà istituzionali e di impresa che hanno grande influenza sui temi fondamentali del cambiamento tecnologico.
Fuori campo, a scandire tempi e modi della narrazione il presidente di Nuvolaverde, Enzo Argante.
La regia è di Giuseppe Scutellà (Teatro PuntozeroBeccaria). In redazione gli Jedi di Nuvolaverde (Luca Bogarelli, Ettore Basilico), di Punto Zero Beccaria (Alessandra Turco, Martina Medici) e di 000 – Intelligence of Things (Matteo Pagliariccio). La produzione di Fabrica Floridi è coordinata da Lisa Mazoni del Teatro Puntozero Beccaria con i ragazzi dell’area penale interna ed esterna IPM e USSM Cesare Beccaria di Milano: Vanessa Costa, Federico F. Davide R. Mattia Romeo, Alex Simbana, Alessandra Turco, Enea Pablo Zen.