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Ucraina nella Nato per sopravvivere. Parla la deputata Mykhailiuk

Intervista con la deputata del partito di Zelensky, in viaggio verso la sessione primaverile dell’Assemblea parlamentare dell’Alleanza atlantica: “Non chiediamo di entrare oggi ma lavoriamo per farlo quando la guerra sarà vinta, spero entro l’anno”. E all’Italia dice: “Siamo grati per il sostegno”

Per l’Ucraina la diplomazia parlamentare è fondamentale. Ma è anche complicata. Complicata dalla stessa ragione che la rende fondamentale: la guerra, l’invasione e i bombardamenti russi. Basti pensare che per raggiungere il Lussemburgo per la sessione primaverile dell’Assemblea parlamentare della Nato che si svolgerà da venerdì a lunedì i deputati ucraini sono dovuti partire con due giorni d’anticipo, cambiando diversi treni e aerei.

A raccontarlo a Formiche.net è una di loro, Galyna Mykhailiuk, avvocatessa e parlamentare di Servitore del popolo, il partito fondato dal presidente Volodymyr Zelensky, numero due della commissione per le forze dell’ordine della Verchovna Rada (il parlamento monocamerale ucraino). Nel Granducato ha in agenda anche un incontro bilaterale con la delegazione italiana. A presiederla è Lorenzo Cesa, che nei giorni scorsi aveva spiegato a Formiche.net di aspettarsi dal summit Nato di luglio a Vilnius, in Lituania, “un’importante accelerazione delle procedure per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato”.

“Siamo ben consapevoli della politica e del Trattato Nato”, dice a Formiche.net. “Non chiediamo di entrare nella Nato oggi, né di avere soldati Nato a combattere questa guerra. Faremo il lavoro da soli, ma stiamo anche lavorando per entrare nella Nato quando la guerra sarà vinta, spero entro l’anno”, aggiunge. Per l’Ucraina, infatti, “l’adesione alla Nato è una questione di sopravvivenza. Non possiamo rimanere ancora nella zona grigia”, spiega ancora.

La maggior parte dei Paesi membri è d’accordo. Non la Germania, che pur è adesso il secondo Paese per aiuti umanitari, economici e finanziari all’Ucraina come ha voluto sottolineare anche Zelensky nel corso della sua recente visita a Berlino. “La Germania è passata dall’offrire 5.000 elmetti a essere il secondo fornitore di aiuti umanitari, finanziari e militari all’Ucraina”, evidenzia Mykhailiuk. “Inoltre, ha accolto molti ucraini e la popolazione tedesca ha spinto il governo ad assumere una posizione più forte a sostegno dell’Ucraina. Siamo grati alla Germania per tutto questo, ma sappiamo anche che la Germania è contraria all’ingresso dell’Ucraina nella Nato”.

Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ripete che Taiwan può diventare la prossima Ucraina, segnalando la profonda interconnessione tra i quadranti euro-atlantico e indo-pacifico. Un fattore ben evidenziato dalla presenza in videocollegamento di Zelensky al prossimo summit dei leader del G7 a Hiroshima.

Nelle scorse settimane Mykhailiuk è stata in visita negli Stati Uniti. Racconta di aver osservato “che il 50% della loro agenda è incentrata sulla Cina”. Anche per questo “in tutti gli incontri al dipartimento di Stato e al Congresso ho voluto sottolineare quanto sia importante la vittoria dell’Ucraina anche per la pace a Taiwan. La Cina osserva da vicino ciò che accade in Ucraina. L’Occidente ha già dimostrato unità, ecco perché siamo ancora indipendenti e liberi”.

Le chiediamo un commento sull’Italia. Lei risponde così: “Siamo grati all’Italia e ai nostri alleati e partner internazionali per il loro sostegno negli ultimi mesi. Siamo grati agli italiani che hanno ospitato donne e bambini ucraini, nella speranza che possano presto tornare a casa. Per noi, un giorno senza il sostegno dei nostri alleati e partner significava rischiare di essere cancellati dalla carta geografica”.

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