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Chip, Ira, spazio, Ucraina e Cina. Ecco i dossier che Urso porterà negli Stati Uniti

Il ministro delle Imprese è atteso a Washington nei prossimi giorni. Una missione per “costruire con gli Usa una politica industriale-energetica occidentale che sappia rispondere alla sfida sistemica della Cina”. La sua visita, insieme a quelle dei ministri Tajani e Crosetto in programma nelle prossime settimane, preparerà il terreno al summit fra Biden e Meloni

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, sarà in missione negli Stati Uniti, a Washington, dal 1° al 4 giugno, per la celebrazione della Festa della Repubblica Italiana con la comunità italiana e locale negli Stati Uniti e per una serie di riunioni bilaterali in cui incontrerà, tra gli altri, Gina Raimondo, segretaria al Commercio dell’Amministrazione Biden.

UN ALTRO APPROCCIO

Una visita pensata “per un dialogo volto a costruire con gli Usa una politica industriale-energetica occidentale che sappia rispondere alla sfida sistemica della Cina”. Prima di partire per Washington, Urso incontrerà gli omologhi francese e tedesco per trovare una linea comune sull’Inflation Reduction Act, segnalando un atteggiamento diverso rispetto a quanto accaduto nei mesi scorsi in occasione della visita congiunta di Bruno Le Maire e Robert Habeck, ministri dell’Economia di Francia e Germania. L’obiettivo è l’esenzione per le aziende dell’Unione europea.

LE PROSSIME VISITE

La visita di Urso a Washington è la prima di tre: seguiranno quelle di Antonio Tajani e di Guido Crosetto, ministri rispettivamente degli Esteri e della Difesa. Il 12 giugno Tajani incontrerà l’omologo Antony Blinken, anche per definire gli ultimi dettagli della visita di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, che potrebbe tenersi entro luglio.

LA QUESTIONE CINESE

Inevitabilmente gli interlocutori statunitensi chiederanno informazioni sulla Via della seta. Entro fine anno l’Italia deve decidere se fermare il memorandum d’intesa con la Cina, altrimenti si rinnoverà in automatico a marzo per altri cinque anni. A tal proposito, Meloni ha spiegato in un’intervista domenicale al quotidiano Il Messaggero che “è ancora presto per dire quale sarà l’esito della nostra valutazione” ma “si possono avere buone relazioni, anche in ambiti importanti, con Pechino senza che necessariamente queste rientrino in un piano strategico complessivo”. “Non è la Via della Seta che regola il rapporto di amicizia tra Italia e Cina”, ha detto oggi  Tajani al Corriere della Sera. “Si possono fare tante cose anche senza la Via della Seta”.

I DOSSIER SUL TAVOLO

Secondo quanto comunicato dal ministero in una nota, grande attenzione sarà dedicata alle sinergie industriali e commerciali tra l’Italia e gli Stati Uniti, anche alla luce della doppia transizione ecologica e digitale. Tra i temi in agenda le misure messe in campo dal governo italiano per rafforzare l’attrazione degli investimenti nel nostro Paese: dalla realizzazione di un fondo sovrano per le imprese, aperto anche agli investitori privati, che sarà contenuto nel ddl sul Made in Italy all’esame del Consiglio dei ministri della prossima settimana, alla istituzione presso il ministero di uno sportello unico per sburocratizzare e semplificare le attività degli investitori stranieri grazie anche alla introduzione della figura di tutor dedicati. Provvedimenti che saranno illustrati alla comunità imprenditoriale italiana negli Usa e ad aziende e fondi di investimento statunitensi interessati a investire nel nostro Paese.

FOCUS SUI CHIP

Negli incontri saranno illustrate le linee guida del piano nazionale per la microelettronica, coordinato con il Chips act europeo, in un’ottica di autonomia strategica in un settore ormai cruciale sul piano globale, recita la nota. Nella missione di Urso potrebbe esserci anche la questione dello stallo di Intel sulla collocazione di un nuovo centro in Italia. In una recente intervista al Sole 24 Ore, Urso ha detto che il governo ha fatto i compiti a casa e ora aspetta la decisione dell’azienda mentre sta presentando le linee guida del piano alle più importanti aziende e potenziali investitori, con “riscontri molto positivi”.

IL SETTORE SPAZIALE

Al centro della missione anche, continua la nota, il rafforzamento della collaborazione tra Usa e Italia nel settore spaziale, con contatti con il National Space Council e con le maggiori aziende commerciali statunitensi del settore. Incontro pensato anche in vista della visita di Meloni, che proprio a questa materia potrebbe dedicare una parte non irrilevante della sua visita (alcuni mesi fa Stati Uniti e Francia hanno rafforzato la cooperazione in occasione del viaggio del presidente francese Emmanuel Macron).

IL SOSTEGNO ALL’UCRAINA

Durante la missione di Urso, spiega infine la nota, si parlerà della centralità dell’Italia nel sostegno all’Ucraina e ai progetti per la futura ricostruzione del Paese. Un ruolo attivo testimoniato anche dalle missioni e dai numerosi confronti che il ministro ha avuto nei mesi scorsi, anche nel corso della scorsa legislatura da presidente del Copasir, sia con il governo ucraino sia con altri Paesi.



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