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Chi è Liu Jianchao, il politico cinese atteso a Roma

Ex diplomatico oggi a capo del dipartimento per le relazioni internazionali del Partito comunista, vedrà alcuni parlamentari per rilanciare i legami politici in vista della decisione sulla Via della Seta

Il diplomatico e politico cinese Liu Jianchao, da poco più di un anno a capo dell’International Liaison Department, il dipartimento per le relazioni internazionali del Partito comunista cinese, è atteso a Roma domenica. A rivelare la tappa italiana del suo tour europeo è stato Il Foglio.

La sua missione è rinsaldare i rapporti con i partiti italiani in prima battuta, e con governo e istituzioni in seconda battuta. Missione dettata dall’attualità, con il governo Meloni che sembra deciso a non rinnovare il memorandum d’intesa sulla Via della Seta firmato dal governo Conte nel 2019.

Secondo quanto risulta sempre al quotidiano Il Foglio, “Liu incontrerà alcuni parlamentari dell’Associazione di amicizia parlamentare Italia-Cina e l’ambasciata della Repubblica popolare cinese in Italia sta cercando di organizzare un incontro anche con dei funzionari della Farnesina, in particolare la sottosegretaria forzista Maria Tripodi, che ad aprile ha fatto una missione in Cina”.

Liu è stato portavoce del ministero degli Esteri, direttore generale del dipartimento informazione e ambasciatore nelle Filippine e in Indonesia. Diplomatico di lungo corso, ha iniziato la sua carriera nel Regno Unito dopo gli studi all’Università di Oxford. La sua recente visita a Londra non ha mancato di far discutere.

Un gruppo bipartisan di parlamentari britannici ha chiesto al governo Sunak di negargli il permesso di atterrare a Londra. Alla base delle proteste c’è un report della ong Safeguard Defenders, secondo cui quando era capo dell’Ufficio internazionale per il recupero dei latitanti dall’agosto 2015 all’aprile 2017 “ha avuto la responsabilità ultima del comando e della supervisione di migliaia di operazioni internazionali di recupero dei latitanti e dei metodi irregolari impiegati”. Dal documento Liu esce come responsabile di diverse azioni compiute in chiara violazione delle regole internazionali e dei diritti umani di cittadini cinesi, anche in Europa.

 

AGGIORNAMENTO DEL 27 GIUGNO 2023. “Per dovere di cronaca preciso che non vi è stato nessun contatto o richiesta d’incontro”, ci scrive il sottosegretario Tripodi, sottolineando che il livello di funzionari non può essere equiparato al livello politico.


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