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Chi è l’ex deputato russo che prometteva informazioni sul Cremlino in cambio di passaporti Ue

“Quando avrò il passaporto, potremo discutere di molte cose. Prima i biglietti, poi i film, non puoi guardare un film finché non hai un biglietto”. Si chiama Magomed Tazhudinovich Gadzhiev l’ex deputato di Russia Unita inserito in una lista di “agenti stranieri” dal ministero della Giustizia russo

Si chiama Magomed Tazhudinovich Gadzhiev l’ex deputato del partito Russia Unita accusato di essere un agente straniero dal governo di Vladimir Putin dopo la scoperta di un video in cui l’uomo afferma di essere disposto a svelare segreti del Cremlino in cambio di passaporti dell’Unione europea (anche italiani).

Secondo il settimanale Newsweek, Gadzhiev dice di trovarsi in questo momento in territorio americano (si dice che abbia delle proprietà a Miami e anche in Francia). È stato inserito in una lista di “agenti stranieri” dal ministero della Giustizia russo la scorsa settimana ed espulso da Russia Unita perché “le sue azioni screditano il partito”.

Nato a Machačkala nel 1965, Gadzhiev è laureato all’Institute of Management and Business della sua città natale e nel 1998 ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università statale del Daghestan. È stato deputato della Duma di Stato dell’Assemblea Federale della Federazione Russa nelle legislazioni IV, V, VI e VII. Era membro del Comitato per lo sviluppo della società civile, associazioni pubbliche e religiose.

Ha svolto anche il ruolo di vice capo dell’ispettorato interregionale del ministero delle Finanze e delle Entrate della Federazione Russa per il Distretto Federale Meridionale nel 2001. A giugno del 2022 Gadzhiev ha raccolto aiuti umanitari, tra cui alimenti e beni di generi di prima necessità, per i residenti di Donetsk e Lugansk.

All’inizio della guerra russa in Ucraina l’ex deputato ha espresso il suo sostegno a Putin, inviando addirittura altri aiuti umanitari, qualche mese dopo però le cose sono cambiate. Ora Gadzhiev dice di sostenere la causa ucraina e l’oligarca Rinat Akhmetov.

“Il ministero della Giustizia russo ha affermato che Gadzhiev, 58 anni, ‘ha espresso disponibilità a cooperare con fonti straniere per ottenere la cittadinanza straniera’ e ‘ha dichiarato sostegno alle autorità ucraine’”, si legge su Newsweek.

Sul sito web, il ramo del Daghestan del partito Russia Unita ha spiegato che il consiglio politico regionale “ha deciso di espellere l’ex deputato della Duma di Stato Gadzhiev Magomed Tazhudinovich dai ranghi dei membri del partito per azioni che screditano il partito”. Gadzhiev è stato definito “un codardo e un traditore […] Per un passaporto europeo, Gadzhiev era pronto a gettare fango su tutto ciò che ci è vicino e caro: i suoi connazionali, gli amici, la repubblica, il Paese e persino la religione”.

A marzo, il media rumeno RBN ha pubblicato un video in cui Gadzhiev e un presunto agente dei servizi di intelligence occidentale si accordano per scambi di informazioni riservate sul Cremlino in cambio di un passaporto europeo, francese o italiano. L’ex deputato ha promesso di dire “molte cose” sul governo russo e sugli oligarchi: “So molte cose, ma non voglio parlare. Quando avrò il passaporto, potremo discutere di molte cose. Prima i biglietti, poi i film, non puoi guardare un film finché non hai un biglietto”.

In un altro video Gadzhiev dice di volere rinunciare alla cittadinanza russa per rivendicare le sue radici caucasiche. E rinnega anche la fede islamica, la stessa alla quale si era appoggiato nella campagna elettorale per il seggio parlamentare del 2003 con lo slogan: “Con amore per la Patria, con fede in Allah”.

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