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Prove di contatto Usa-Venezuela. La concessione di Biden a Maduro

Il presidente americano ha autorizzato l’accesso ai fondi umanitari dell’Onu (circa 3 miliardi di dollari) da parte del leader del regime. Seguirà il ritorno delle società petrolifere americane in territorio venezuelano

 

C’è aria di rappacificazione tra gli Stati Uniti e il regime in Venezuela. La Casa Bianca ha comunicato formalmente alle Nazioni Unite (Onu) che proteggerà il fondo umanitario creato dall’organizzazione per fare fronte alla crisi umanitaria del Paese sudamericano. Si tratta di circa 3 miliardi di dollari concordati l’anno scorso tra il governo di Nicolás Maduro e l’opposizione.

Al momento dell’accordo era emersa la problematica sull’impossibilità che i venezuelani operassero con il sistema finanziario americano senza il rischio di embargo da parte di chi aveva un debito con il regime. Ora Biden ha garantito la protezione e i debiti esteri del governo di Nicolás Maduro potranno restare senza pagare.

La nota della Casa Bianca in cui è autorizzato l’accesso ai fondi è stata visionata da Bloomberg, Reuters e Abc. Nella comunicazione, il governo americano manifesta “la disponibilità di lavorare con le banche che possiedono attivi venezuelani, alcuni dei quali saranno destinati al fondo, per garantire il trasferimento sicuro e senza rischio di embargo”, si legge su Abc.

Il fondo per gli aiuti, con sede a New York, ha come finalità aiutare il popolo venezuelano e combattere gli effetti della crisi economica ed umanitaria. Con questo obiettivo è stato instaurato anche un Comitato di Creditori del Venezuela negli Stati Uniti, che raggruppa creditori per più di 10 miliardi di dollari con titolo venezuelano. Il debito della petrolifera statale Pdvsa, invece, arriva a 60 miliardi di dollari.

Sul settore energetico, il governo americano ha deciso di rinnovare per sei mesi la concessione che autorizza ad un gruppo di imprese petrolifere statunitensi ad operare sul territorio venezuelano. Non potranno però perforare, processare o gestire barili di petrolio venezuelano; potranno però gestire gli attivi e il personale in Venezuela, senza interagire con Pdvsa.

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