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Quanto vale l’export italiano verso la Cina. I numeri SDA Bocconi

Di Manfredi Minutelli

Lo studio, in anteprima e per la sola parte relativa ai dati italiani, è stato presentato a Milano in occasione dell’evento “Customer First. Digital Innovation & Global Export”. L’intervento di Manfredi Minutelli, direttore International Government Relations Europe, Alibaba

Valorizzazione del Made in Italy nel mondo: per la prima volta dall’avvio dell’attività di Alibaba in Italia, alcuni dati fanno luce su dinamiche fortemente incoraggianti per il business delle nostre imprese.

Più di 600 persone hanno assistito alla presentazione dello studio di SDA Bocconi, il 9 maggio scorso, tenuta da Carlo Alberto Carnevale Maffé, Professore di Practice of Strategy and Entrepreneurship presso SDA Bocconi School of Management, che ha risposto a una domanda importante: quanto vale il “dialogo” digitale tra le imprese italiane ed i consumatori cinesi, reso possibile dalle piattaforme B2C di Alibaba?
L’analisi condotta da SDA Bocconi per Alibaba evidenzia che, solo nel 2022, il giro d’affari sviluppato complessivamente dalle oltre 500 aziende italiane sulle piattaforme rivolte al mercato cinese Tmall e Tmall Global, ma anche su Koala e attraverso la catena di supermercati automatizzati Freshippo e Taobao Global, ha raggiunto i 5,4 miliardi di euro, un dato equivalente a circa un quarto del valore dell’export italiano verso il mercato cinese allargato. Un dato che consegue ad una crescita importante, pari al 140%, proprio negli anni
contrassegnati dalla pandemia, ovvero tra il 2019 e il 2022. L’effetto diretto, indiretto e indotto dell’export delle imprese italiane veicolato tramite le piattaforme Alibaba verso i consumatori cinesi ha contribuito significativamente al recupero dei livelli di attività economica pre-pandemia: nel periodo 2020-2022, sul totale di crescita del PIL italiano a prezzi di mercato, l’impatto in termini di valore aggiunto dell’export tramite Alibaba – pari a 13,22 miliardi di euro – ha costituito il 10,9% della crescita nominale totale del PIL italiano nello stesso periodo, con effetti positivi sui posti di lavoro, stimati in oltre 60 mila occupati coinvolti. Molto significativo anche il contributo in termini fiscali: le attività di
Alibaba hanno generato un gettito fiscale aggiuntivo per lo Stato stimabile in oltre 5,6 miliardi nell’arco dell’ultimo triennio.
Dalla ricerca sono inoltre emerse alcune tematiche che il team di ricercatori SDA Bocconi suggerisce di porre all’attenzione delle istituzioni nazionali ed europee, al fine di supportare e accelerare il positivo percorso di sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese protagoniste del Made in Italy:
• il potenziamento dell’offerta pubblica di servizi e sostegni mirati a favorire la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale dei processi commerciali e logistici delle PMI orientate all’export;
• l’adozione di iniziative sistematiche, grazie anche all’utilizzo delle tecnologie, al fine di rafforzare la tutela e la valorizzazione della proprietà intellettuale delle imprese italiane ed europee;
• la definizione di criteri per l’accesso regolamentato e non invasivo ai dati, da destinare a
supporto delle politiche di sviluppo economico, di interscambio commerciale e dell’apprendimento delle dinamiche di mercato da parte delle imprese italiane ed europee, mitigando i rischi di “lock-in” da parte dei merchant.

I risultati della ricerca SDA Bocconi costituiscono, da un lato, una conferma importante del lavoro svolto dalle imprese italiane per innovare e cogliere le opportunità del digitale per l’export in Cina, dall’altro evidenziano le opportunità che il mercato cinese ha rappresentato per il Made in Italy proprio negli anni impattati dagli effetti della pandemia da Covid-19. L’Italia è, infatti, il secondo paese europeo per valore dell’export in Cina, e ha un enorme potenziale per raggiungere una posizione di leadership in tempi brevi.

Lo studio, in anteprima e per la sola parte relativa ai dati italiani, è stato presentato a Milano in occasione dell’evento “Customer First. Digital Innovation & Global Export” organizzato da Alibaba per festeggiare l’esperienza in Italia a distanza di sette anni dall’avvio delle attività, e per presentare le nuove opportunità a vantaggio delle aziende italiane.
L’evento ha rappresentato anche l’occasione per un confronto sulle prospettive di espansione del Made in Italy sui mercati internazionali, insieme al Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, e ad esperti del settore e accademici, tra cui il Presidente di Italy China Council Foundation Cav. Mario Boselli, e lo stesso professore Carlo Alberto Carnevale Maffé.

In relazione alle opportunità per il sistema Italia, il Viceministro delle imprese e del Made in Italy Valentino Valentini ha dichiarato che “la presenza ormai consolidata di Alibaba in Italia è un esempio virtuoso di come sia possibile una partnership reciprocamente vantaggiosa tra un grande gruppo internazionale e le imprese del nostro paese. In questi anni il network che si è creato è cresciuto insieme: da un lato, Alibaba è riuscita a far crescere il proprio marketplace e le vendite, dall’altro, i nostri produttori hanno avuto una grande vetrina e un canale per far conoscere il Made in Italy. Anche in un momento di crescenti tensioni a livello internazionale, l’interscambio commerciale tra i Paesi continua all’interno di percorsi definiti, creando ricchezza ma anche conoscenza reciproca. Per questo speriamo e confidiamo che la collaborazione tra Alibaba e le imprese italiane prosegua e cresca ancora di più, nel reciproco interesse”.

Lo studio completo “The Contribution of the digital marketplaces of the Alibaba Group to the European economy and the international sustainable development of SMEs“,  realizzato dalla SDA Bocconi per valutare l’impatto economico di Alibaba in Europa, sarà presentato ufficialmente il prossimo 7 giugno a Bruxelles.  All’evento, previa registrazione, sarà possibile partecipare da remoto.

Lato nostro, confermiamo l’impegno a favore dell’export e della tutela del Made in Italy che, come Alibaba, intendiamo continuare a portare avanti negli anni a venire, rafforzando la nostra presenza, le nostre partnership con le istituzioni italiane per combattere la contraffazione e portare il meglio dell’Italia nel mondo, e soprattutto con le migliaia di aziende che in questi anni ci hanno accordato la loro fiducia.



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