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I droni ucraini su Mosca avevano nel mirino gli 007 russi?

Gli obiettivi degli attacchi che dieci giorni fa hanno colpito la capitale potrebbero essere stati selezionati accuratamente per colpire i servizi di Putin. Le rivelazioni di Nbc News, che cita fonti americane e una società di open-source

Gli attacchi coordinati di droni che la scorsa settimana hanno colpito Mosca, facendo danni limitati ma mostrando le debolezze del sistema di difesa aerea russo, avrebbero avuto obiettivi ben precisi: le case di alti funzionari dell’intelligence russa. È quanto riportato dall’emittente americana Nbc News, che ha citato fonti informate e dati di una società di ricerca open-source.

Nelle prime ore del mattino del 30 maggio, uno sciame di almeno sei droni ha colpito quelli che sembravano essere condomini residenziali nella periferia sud-orientale di Mosca, nell’esclusivo quartiere Rublyovka dove vivono molti russi di classe medio-alta. È stato il primo attacco noto contro obiettivi residenziali a Mosca dall’ultima fase dell’invasione russa dell’Ucraina, iniziata nel febbraio dell’anno scorso. Ad un primo esame, gli obiettivi sembravano essere stati scelti a caso. Ma secondo Nbc News erano stati invece accuratamente selezionati come “parte della strategia di guerra psicologica dell’Ucraina contro la Russia”. Citando “molteplici fonti che hanno familiarità con gli attacchi”, tra cui un alto funzionario degli Stati Uniti e un membro del Congresso, l’emittente americana ha affermato che gli obiettivi degli attacchi erano tutte residenze di personale del governo russo.

Nbc News ha anche citato i dati di Strider Technologies, una società di intelligence open-source con sede nello Utah, secondo cui almeno uno degli edifici colpiti dai droni ospitava un contractor controllato dallo Stato russo, che fornisce servizi a un’unità militare dietro la quale si “copre” il Servizio di intelligence estero russo (Svr). La Nbc ha inoltre affermato che altri obiettivi della presunta operazione ucraina hanno preso di mira le residenze di alti funzionari dell’intelligence russa.

Queste rivelazioni si aggiungono a quelle della Cnn, secondo cui l’intelligence ucraina starebbe addestrando e armando cellule di sabotatori all’interno della Russia, responsabili di diversi atti di sabotaggio sul territorio russo, tra cui un recente attacco al Cremlino. L’emittente americana parla di “agenti e simpatizzanti” ucraini, cellule “ben addestrate” che avrebbero provocato misteriose esplosioni, incendi e malfunzionamenti delle infrastrutture critiche russe. Chi li gestisce, addestra e arma, cioè il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), avrebbe dato concesso deliberatamente loro una certa autonomia in termini di obiettivi e tattiche. Il servizio non ha confermato né smentito di essere coinvolto nella gestione di cellule di sabotatori all’interno della Russia. Ma un portavoce ha dichiarato alla Cnn che “le misteriose esplosioni e gli attacchi dei droni all’interno della Russia continueranno”.



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