Il ministro Tajani ribadisce l’impegno italiano e nomina l’ex ambasciatore a Kyiv come inviato. Ecco il suo curriculum
L’Italia conferma il suo impegno per la ricostruzione dell’Ucraina e nomina un inviato del ministero degli Esteri per la ricostruzione: il ministero plenipotenziario Davide La Cecilia, ex ambasciatore a Kyiv. A renderlo noto è stato Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, giunto a Londra per partecipare alla Ukraine Recovery Conference. L’Italia è “pronta a fare la sua parte per la ricostruzione in Ucraina con il suo sistema Paese e con imprese che hanno un patrimonio di saper fare”, ha dichiarato.
IL CURRICULUM DELL’INVIATO LA CECILIA
Davide La Cecilia, laureato in scienze politiche, è entrato nella carriera diplomatica come volontario nel febbraio 1989. A novembre dello stesso anno è diventato segretario di legazione e nel 1992 è volato a Hong Kong come primo vice console per diventare console nel 1994. Poi Londra, dal 1996, come primo segretario. Nel 1999 è diventato consigliere di legazione ed è stata assegnato alla segreteria generale del ministero degli Esteri. Nel 2001 è volato a Tokyo per svolgere le funzioni di consigliere commerciale. Nel 2004 è stato nominato consigliere di ambasciata e confermato a Tokyo con funzioni di primo consigliere commerciale. Da ottobre 2005 è diventato primo consigliere a Tel Aviv. Nell’agosto 2009 è passato alle dirette dipendenze del direttore generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente e a ottobre dello stesso anno ha assunto le funzioni di capo dell’ufficio II della stessa direzione. A fine 2010 è diventato capo dell’ufficio VIII della direzione generale Affari politici e sicurezza. Dal 2 gennaio 2011 è ministro plenipotenziario. Un anno dopo è stato assegnato alle dirette dipendenze del direttore generale per gli Affari politici e di sicurezza come coordinatore per il processo di pace in Medio Oriente. Nel gennaio 2013 è stato nominato console generale di prima classe a Gerusalemme. Nell’agosto 2016 ambasciatore a Kyiv. Al rientro a Roma ha prestato servizio come al ministero della Salute come consigliere diplomatico del ministro. È rientrato alla Farnesina a novembre dell’anno scorso.