La presidente della Commissione europea vuole accelerare i negoziati dell’accordo commerciale con il blocco di Paesi del Sudamerica. Ma trova la resistenza francese e il rebus del litio…
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, arriverà domani a Buenos Aires, Argentina, come parte del tour latino-americano che ha come obiettivo spingere i negoziati dell’accordo commerciale tra l’Unione europea e il blocco Mercosur del quale fanno parte Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay.
Durante la giornata di mercoledì è previsto un pranzo nel palazzo di governo argentino, Casa Rosada, con il presidente Alberto Fernández, e a proseguire la firma di un memorandum “per un’Associazione Strategica sulle catene di valore sostenibili delle materie prime tra la Repubblica Argentina e l’Unione europea”, si legge in un comunicato del governo argentino.
Successivamente, von der Leyen incontrerà una delegazione di rappresentanti europei e parteciperà al Forum Imprenditoriale Ue-Argentina. Il tour “lampo” del presidente della Commissione europea include visite anche in Brasile (dove è stata lunedì), Messico, e Cile in soli quattro giorni.
Von der Leyen e Fernández firmeranno anche una lettera di intenti su materie prime come, ad esempio, le riserve di litio dell’Argentina. L’intesa che si spera siglare include lo sviluppo di progetto, investimenti europei e il flusso di esportazione.
Secondo il sito argentino Infobae, durante i negoziati è molto probabile che si parli della Cina, a causa dei legami (commerciali e strategici) del governo di Xi Jinping con l’Argentina, e non solo.
Come ricorda la newsletter Playbook di Politico, l’accordo con il Mercosur “sarebbe il più grande d’Europa e dovrebbe aumentare il commercio di miliardi, dal momento che taglia tariffe come il 35% del Mercosur per le auto e il 27% per il vino, e l’Europa (all’incirca) 40% per la carne bovina”.
Ma i negoziati tra l’Unione europea e i Paesi membri di Mercosur sono fermi da tempo e adesso trovano la resistenza della Francia. Olivier Becht, ministro del Commercio francese, ha detto di essere preoccupato per quello che considera un accordo “precipitato”. Secondo dichiarazioni rilasciate da Becht all’emittente Euronews, nell’intesa commerciale tra i due blocchi non ci sono garanzie di tutela né sociale né ambientale.
“La Spagna, il Portogallo, la Germania e i Paesi orientati al libero scambio come i Paesi nordici, vogliono concludere rapidamente questo accordo, mentre Francia, Austria e Irlanda hanno cercato di ritardare l’accordo, non solo per motivi ambientali, ma anche per i buoni problemi agricoli vecchio stile protezionismo – spiega Playbook -. Di recente, anche il parlamento olandese ha invitato il suo governo a opporsi all’accordo se porta a una maggiore concorrenza per gli agricoltori”. Anche l’Austria ha detto di voler bloccare l’accordo finché non ci saranno migliori tutele per l’ambiente.
Durante la conferenza stampa con il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, von der Leyen ha detto che Bruxelles “non vede l’ora” di concordare le linee di sostenibilità dell’accordo, per garantire che l’aumento del commercio con il Sudamerica non porti a una maggiore deforestazione in Amazzonia.
Ma Lula da Silva non ha condiviso l’entusiasmo dell’invitata e si è detto preoccupato che il protocollo extra possa aggiungere obblighi che potrebbero portare a sanzioni se non rispettato: “La premessa che dovrebbe esistere tra i partner strategici è di fiducia reciproca e non la sfiducia o le sanzioni”.