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Come cambia la mobilità in Italia. Il report di Aniasa

Di Luca Pellegrini

La mobilità in Italia sta cambiando. L’attuale contesto economico rende più difficile per i cittadini procedere all’acquisto di nuovi mezzi e, di conseguenza, si propende verso il noleggio rispetto all’acquisto. È quanto emerge dal report Aniasa presentato nel corso dell’evento “Muoviamo il Futuro, il noleggio apre la strada ad una mobilità democratica ed ecologica”

La mobilità in Italia sta cambiando. L’attuale contesto economico rende più difficile per i cittadini procedere all’acquisto di nuovi mezzi e, di conseguenza, si procede verso una predilezione del noleggio rispetto all’acquisto. Questo emerge dagli studi di Aniasa (Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital) con Bain & Company, presentati nel corso dell’evento “Muoviamo il Futuro, il noleggio apre la strada ad una mobilità democratica ed ecologica”, svoltasi presso Spazio 900 a Roma.

“Il mercato dell’auto è risultato in calo nel 2022 e in graduale ripresa nel 2023 – spiega il presidente di Aniasa, Alberto Viano – Mentre il settore del noleggio veicoli è tornato a marciare a velocità elevata, con una significativa crescita del lungo termine”. Un dato che non può lasciare indifferenti e impone a “tutti di far la loro parte” per far fronte a questa fase. “Siamo presenti oggi per muovere il futuro. Il noleggio sta diventando la forma preferita di acquisizione di mobilità, sia individuale, sia ad uso esclusivo che in condivisione – ha aggiunto Viano a margine dell’evento – Per muovere il futuro servono quindi interventi che rendano il noleggio realmente competitivo e essere quell’attore del rinnovo del parco circolante italiano che è un obiettivo che si è posto anche il Governo”. Tra le proposte quella di prevedere “l’iva al 10% per i servizi di car sharing e di noleggio a breve termine per turisti stranieri”, ma anche “maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche”.

All’evento ha partecipato anche il sottosegretario al ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, in rappresentanza dell’esecutivo. Tra le parti è in corso un’interlocuzione e sono al vaglio analisi in vista della prossima legge di bilancio. “Abbiamo già avviato un disegno di legge delega per il riordino complessivo del sistema degli incentivi in Italia – evidenzia Bitonci – Un riordino che cercherà di valorizzare questo sistema. Chiaro che se gli usi stanno cambiando, se le persone vogliono utilizzare nuovi metodi per spostare, bisognerà adeguare il sistema. Dobbiamo andare incontro ai bisogni della popolazione, in particolare delle fasce più giovani”.

Una analisi che non può prescindere anche dagli obiettivi della transizione energetica che si pone il Paese. “Il mercato di dice dove devi andare”, ribadisce Bitonci nel corso del dialogo con il presidente Viano, senza dimenticare che attualmente in Italia si registra “un parco auto molto vetusto”. “Il noleggio conta per quasi il 50% delle auto ibride plug-in, il 30% dell’immatricolato Euro 6 e oltre il 40% dell’immatricolato elettrico – evidenzia il presidente Aniasa – Sono tra l’altro vetture più moderne e, di conseguenza, più sicure. Garantiscono una maggiore capacità di proteggere utilizzatori e utenti della strada”. Il faccia a faccia si è chiuso con la rassicurazione da parte del sottosegretario Bitonci sul fatto che interventi per incentivi a sostegno del mercato del noleggio saranno fatti.

La giornata è quindi proseguita con un dialogo con Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental, e Paola Carrea, direttore generale di Unipol Tech, aziende che si muovono a sostegno della crescita di questo settore. Dibattito che ha fatto da preludio alla presentazione dei risultati dello studio, condotto da Aniasa e Bain & Company sulla mobilità degli italiani nel 2023.

Qui, come detto, si è evidenziato questo graduale passaggio dalla proprietà al noleggio, partendo dall’assunto che le automobili restano il principale mezzo di locomozione degli italiani, con un certo scetticismo nei confronti dell’elettrico. La possibilità di spalmare su più anni il rischio di un prodotto tecnologico innovativo e oneroso sta giocando un ruolo chiave.

Questa fase, tuttavia, non nasconde degli “elementi di criticità”, come osserva Gianluca Di Loreto, partner di Bain&Company. “Sta arrivando un vento dall’est – spiega – Non lo leggiamo ancora nei numeri del sud Europa e dell’Italia dove l’immatricolato dei player asiatici è ancora abbastanza contenuto, ma lo leggiamo in modo molto forte nei paesi del nord Europa. Viva la concorrenza, ma è necessario reagire come Italia e come Europa se si vuole che una parte della produzione resti qui, come è sempre stato. Bisogna avere le idee chiare, in modo coerente. Serve un aiuto, un sistema e mettersi insieme verso la stessa direzione”.

Le premesse sembrano esserci. Lo stesso presidente Viano non nasconde di aver la percezione che “le nostre istanze sono ben riconosciute”. Si attendono, quindi, interventi del Governo per un settore che sembra in costante evoluzione.

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