Le pareti del sottomarino sono riscaldate e le lampade a parete sono l’unica fonte di luce a bordo. Ha un bagno privato e solo 96 ore di riserva di ossigeno. La compagnia fa firmare una delibera perché salirci “potrebbe causare lesioni fisiche, disabilità, traumi emotivi o morte”. Infatti, i dubbi degli esperti su questa nave sperimentale risalgono al 2018 ma ci sono “colpetti” nel fondo dell’oceano che fanno ben sperare…
Ci sono ancora speranze per i passeggeri a bordo del sottomarino Titan. Dal mezzo navale si sono sentiti rumori ad intervalli di 30 minuti, per almeno due volte, e un’altra volta dopo quattro ore. I “colpetti” sono l’unico indizio a cui si stanno aggrappando ricercatori e famigliari.
Simon Boxall, docente di Oceanografia all’Università di Southampton, ha dichiarato alla Bbc, che questi rumori possono indicare che ci sono persone ancora vive all’interno del sommergibile: “Ci sono molte sorgenti sonore nell’oceano, ma danno speranza […] Penso che uno degli scenari che tutti temevano fosse che il sommergibile fosse praticamente imploso. Quindi dà qualche speranza che questa sia ancora un’operazione di salvataggio, piuttosto che solo un’operazione di recupero”.
Le dichiarazioni dell’esperto arrivano in seguito all’annuncio di un dispiegamento delle ricerche da parte della Guardia Costiera degli Stati Uniti nell’area in cui gli aerei canadesi hanno rilevato i rumori sottomarini.
Anche la Guardia Costiera americana sostiene che un P-3 Orion canadese aveva “rilevato rumori sottomarini nell’area di ricerca”. Per questo motivo, i ricercatori hanno spostato un robot sottomarino in quella zona.
Il Titan è uno degli unici sommergibili al mondo con equipaggio di proprietà privata. È in grado di raggiungere profondità di 4000 metri sotto il livello del mare. Da quanto si legge sulla Bbc, il sottomarino scomparso è molto stretto: misura 670 cm x 280 cm x 250 cm. Può trasportare soltanto cinque persone, incluso il pilota. Pesa circa 10.432 kg e ha uno scafo in fibra di carbonio spesso cinque pollici (13 cm), rinforzato con due cupole di titanio. Dal 2015, il suo sommergibile gemello chiamato Cyclops è gestito da OceanGate ma è il Titan ad essere destinato alle visite turistiche per osservare il relitto del Titanic.
Infatti, nella parte anteriore della nave c’è un grande oblò a cupola che offre un punto di osservazione, il più grande oblò di qualsiasi sommergibile con equipaggio destinato alle acque profonde. Le pareti del sottomarino sono riscaldate e le lampade a parete sono l’unica fonte di luce a bordo. Ha un bagno privato per i clienti nella parte anteriore del sottomarino e una piccola tenda, che viene tirata quando è in uso e il pilota alza il volume della musica a bordo. Ma ai passeggeri viene consigliato di mangiare e bere poco prima di salire, così da ridurre al minimo le visite alla toilette. La nave è dotata di potenti fari esterni che vengono utilizzati per illuminare il relitto del Titanic.
Il Titan ha circa 96 ore di riserve di ossigeno a bordo, ma dipende anche da quanto intensamente respirano i membri dell’equipaggio. Il nervosismo e l’ansia potrebbero fare respirare più velocemente, e questo ridurrebbe la disponibilità di ossigeno.
Il sommergibile ha iniziato le prove in mare nel 2018, prima di intraprendere il suo viaggio inaugurale nel 2021. L’anno scorso ha effettuato 10 immersioni, anche se non tutte sul relitto del Titanic.
Uno speciale sistema di messaggistica di testo consente all’equipaggio di ricevere istruzioni dalla squadra sulla nave di superficie soprastante. A bordo, il pilota governa in base a queste istruzioni con un controller per videogiochi modificato.
OceanGate non ha mai negato che si tratta di una nave sperimentale, per cui chiede di firmare una liberatoria in cui si precisa che “non è stata approvata o certificata da alcun organismo di regolamentazione e potrebbe causare lesioni fisiche, disabilità, traumi emotivi o morte”.
In un comunicato stampa del 2019, la società che gestisce il sommergibile ha spiegato perché il Titan non era stato classificato da un organismo indipendente: “Far sì che un’entità esterna debba certificare un mezzo così sperimentale è un anatema per l’innovazione rapida […]”. Per dirla in poche parole: non è una “gita su un’attrazione Disney”.
L’anno scorso, esperti di sommergibili hanno espresso “preoccupazione unanime” per l’approccio sperimentale adottato da Oceangate durante la costruzione del Titan, e hanno avvertito di potenziali problemi “catastrofici” con il suo design.