Negli uffici del servizio guidato da Ivano Gabrielli sono state avviate le attività del primo desk con l’insediamento di un rappresentante dell’agenzia americana. La cerimonia segue quella ricevuta dallo specialista italiano negli Stati Uniti che ha avvicinato l’Italia ai Five Eyes. Intanto i due governi lavorano a un protocollo sul cyber-crime
Si va rafforzando la cooperazione nella sicurezza cibernetica tra la Polizia di Stato e l’Fbi, dopo la visita del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Washington e in vista del protocollo di cooperazione sul cyber-crime a cui le autorità di Italia e Stati Uniti stanno lavorando.
Presso gli uffici del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, diretto da Ivano Gabrielli, sono state avviate le attività del primo desk esclusivamente dedicato alla cooperazione in materia di sicurezza cibernetica della Polizia di Stato, con l’insediamento di un rappresentante dell’agenzia americana. La cerimonia segue quella ricevuta dallo specialista italiano della Postale presso la divisione cyber dell’Fbi. L’Italia è il primo Paese accreditato presso la divisone cyber delll’Fbi, dopo gli alleati degli Stati Uniti nell’alleanza Five Eyes – un segno di stima e fiducia verso il Paese.
Successivamente si è tenuto un briefing introduttivo durante il quale sono state illustrate all’ufficiale statunitense le materie, le competenze e la struttura della Polizia Postale anche con riferimento alla rete di 18 Centri e 82 Sezioni Operative per la Sicurezza Cibernetica sul territorio.
Il risultato, ha spiegato la Polizia Postale in una nota, è frutto degli strutturati e proficui rapporti di cooperazione internazionale tra gli attori law enforcement italiani e statunitensi e fa parte della precisa strategia dipartimentale che ha previsto da tempo anche l’assegnazione di un qualificato operatore della Polizia Postale presso l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza negli Stati Uniti. “Rafforzare l’ottimo rapporto di sinergica collaborazione esistente tra le istituzioni nel settore della sicurezza cibernetica assume un significato strategico ed operativo di assoluto rilievo per il contrasto dei crimini informatici”, conclude la nota.