Thomas H. è accusato di spionaggio: da maggio 2023 avrebbe offerto la propria collaborazione. È soltanto l’ultimo caso a Berlino. Nei giorni scorsi da Londra era arrivata una rivelazione scottante: il capo dell’intelligence esterna si trovava a Kyiv mentre la Russia lanciava l’invasione dell’Ucraina ed è stata necessaria un’operazione molto rischiosa per esfiltrarlo
Su indicazione della Procura generale federale tedesca, la polizia ha arrestato oggi a Coblenza il cittadino tedesco Thomas H., con l’accusa di spionaggio in favore della Russia. Come riporta un comunicato della stessa procura, l’uomo è un impiegato presso l’Ufficio federale per l’equipaggiamento, l’informatica e i servizi della Bundeswehr (cioè le forze armate tedesche) e, a partire da maggio 2023, avrebbe offerto la propria collaborazione al consolato generale russo di Bonn e all’ambasciata russa di Berlino.
In un caso avrebbe fornito informazioni ottenute nel corso della sua attività professionale, allo scopo di trasmetterle a un servizio di intelligence russo. Le indagini della Procura sono state svolte in collaborazione con l’intelligence interna tedesca Bfv e l’intelligence militare tedesca Mad.
A gennaio erano scattate le manette per altro un uomo, identificato come Arthur E., con l’accusa di aver passato informazioni di intelligence alla Russia. L’indagine ha visto la stretta collaborazione del Servizio federale di intelligence (Bundesnachrichtendienst, l’agenzia di intelligence esterna) e dell’Fbi. Sarebbe un complice di Carsten L., il funzionario del Bnd a capo della divisione che si occupa di signals intelligence, arrestato nelle scorse settimane a Berlino con l’accusa di alto tradimento per aver passato alla Russia informazioni secretate anche riguardanti la guerra in Ucraina. Il secondo uomo non sarebbe un dipendente dell’intelligence tedesca ma avrebbe lavorato come corriere del primo, passando ai funzionari delle agenzie di Mosca le informazioni ottenute.
“Voci di corridoio”, ha raccontato il giornalista Michael Weiss, dicono che sarebbe stato il Gchq, l’agenzia britannica di signals intelligence, a rivelare l’esistenza di una talpa ai colleghi tedeschi.
Proprio da Londra è arrivato il più recente affondo all’intelligence tedesca sulla gestione della guerra in Ucraina. Tra le varie cose, il Times ha rivelato un elemento piuttosto imbarazzante: il presidente del Bnd, l’agenzia di intelligence esterna tedesca, Bruno Kahl, è “rimasto intrappolato a Kyiv durante l’invasione russa dello scorso anno e ha dovuto essere estratto con un’operazione rischiosa”.