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Sicurezza energetica. I dossier del sottosegretario americano Pyatt a Roma

Il capo del Bureau of Energy Resources è atteso in Italia la prossima settimana. In agenda il secondo inverno di guerra, la transizione all’energia pulita, il G7 e gli investimenti

La prossima settimana Geoffrey Pyatt, sottosegretario di Stato americano a capo del Bureau of Energy Resources, sarà a Roma per incontrare funzionari del governo italiano e rappresentanti del settore privato con cui discuterà di sicurezza energetica, transizione energetiche e sostegno all’Ucraina. A spiegarlo è una nota del dipartimento di Stato sul viaggio europeo di Pyatt, diplomatico di carriera e già ambasciatore in Grecia e Ucraina, che farà tappa anche a Bucarest, in Romania, per partecipare al summit dell’Iniziativa dei tre mari.

Quattro i possibili temi della visita a Roma di Pyatt. Primo: la sicurezza energetica mentre ci si avvia al secondo inverno dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Secondo: il collegamento tra le rotte e le relazioni di fornitura a programmi di riduzione delle emissioni metano, che è una delle priorità dell’amministrazione Biden oltreché della Cop28 che si terrà a dicembre a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.

Terzo: il contesto multilaterale, che vedrà l’Italia presidente di turno del G7 l’anno prossimo. Gli Stati Uniti, si legge nella dichiarazione congiunta firmata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal presidente statunitense Joe Biden a Washington a fine luglio, “guardano con interesse alla leadership italiana del G7 nel 2024, dove il G7 aumenterà gli sforzi per accelerare la transizione verso l’energia pulita e per affrontare le sfide globali più urgenti, tra cui la crisi climatica, la povertà, l’insicurezza alimentare, la sicurezza economica, le forniture di minerali critici e la migrazione, impegnandosi ulteriormente nel dialogo e nella cooperazione su tutti questi temi con i Paesi in via di sviluppo, in particolare con i Paesi africani”.

Quarto: gli investimenti. Se la presenza negli Stati Uniti di gruppi italiani (come Eni ed Enel) è affare del dipartimento dell’Energia, sono di competenza del dipartimento di Stato gli investimenti statunitensi in Italia.

C’è poi la vicenda che riguarda Edison e Ventura Global. La prima, controllata dal gruppo francese Électricité de France, ha avviato la maggio un procedimento arbitrale presso la London Court of International Arbitration nei confronti della seconda “per il mancato avvio delle forniture di gas naturale liquefatto”. I carichi sarebbero dovuti partire dal terminale di Calcasieu Pass, in Louisiana ma Venture Global ha informato le autorità statunitensi del posticipo al primo trimestre del 2024 delle consegne per ritardi nella messa in servizio delle unità di liquefazione. Per Edison si tratta di un ritardo “ingiustificato e intollerabile”.

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