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Devastante terremoto in Marocco. Il video dei villaggi distrutti

Più di mille morti e mille feriti nel potente terremoto che ha devastato il Marocco questa notte, causando ingenti danni e seminando il panico a Marrakech e in diverse altre città, secondo un bilancio ufficiale provvisorio. “La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza”, ha detto il Presidente Sergio Mattarella. Ecco tutte le reazioni e il video dei villaggi

“La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l’amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell’Italia e le mie sentite condoglianze”. Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al re del Marocco Muhammad VI ha espresso tutta la solidarietà dell’Italia al popolo marocchino colpito questa notte da un tremendo terremoto. “Vi siamo vicini – prosegue Mattarella – con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso”.

Più di 1000 morti e moltissimi feriti, oltre agli ingenti danni. Un evento catastrofico che ha seminato il panico a Marrakech e in diverse altre città, secondo un bilancio ufficiale provvisorio.

Il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) con sede a Rabat ha indicato che il terremoto ha avuto una magnitudo di 7 gradi della scala Richter e che il suo epicentro è stato individuato nella provincia di Al-Haouz, nel sud-ovest della città turistica di Marrakech.

“Marrakesh. A seguito del terremoto nell’area dell’Atlante, la Farnesina, con l’ambasciata d’Italia in Marocco e il Consolato generale d’Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l’Unità di Crisi al numero +39 06 36225”. È il messaggio postato su X dal ministero degli Esteri.

“Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L’Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari”, ha scritto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il Vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Meloni ha espresso vicinanza e solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell’Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza”. Con questa nota il governo afferma la vicinanza al popolo marocchino.

Anche l’Unione europea è pronta a fornire al Marocco, colpito da un devastante terremoto, “tutta l’assistenza” di cui necessita, ha fatto sapere l’alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. “Il mio pensiero va al popolo marocchino, colpito da un terribile terremoto che nella notte ha scosso il Paese provocando centinaia di morti. L’Ue è pronta a fornire al Marocco tutta l’assistenza di cui ha bisogno”, ha scritto il massimo diplomatico europeo.

Inoltre anche il papa ha voluto esprimere la sua vicinanza. “Avendo appreso con dolore del terremoto che ha violentemente colpito il Marocco”, papa Francesco “esprime la sua profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia: prega per il riposo dei morti, la guarigione dei feriti e la consolazione di coloro che piangono la perdita dei loro cari e delle loro case”. Così ha scritto il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, in un telegramma di cordoglio per le vittime. “Il Santo Padre – si legge ancora nel telegramma – prega l’Altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso. Invoca volentieri le benedizioni divine su tutti in segno di conforto”.

 



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