Il quinto dominio è “in evoluzione e richiede un cambiamento di paradigma nella comprensione e nell’adattamento alle dinamiche di questa era”, spiega il fondatore di Cybertech, la cui edizione europea si è conclusa questa settimana a Roma
“Il panorama geopolitico globale è stato influenzato in modo significativo dalle attività cyber, oltre le tradizionali alleanze geografiche”. A spiegarlo a Formiche.net è Amir Rapaport, fondatore ed editor in chief di Cybertech. Rapaport, autore del libro “Cybermania” con Eviatar Matania (2021) sarà al Cybertech Europe 2023, manifestazione organizzata in collaborazione con Leonardo e con Accenture come innovation partner, in programma il 3 e 4 ottobre al Centro Convegni La Nuvola a Roma.
Che cos’è cambiato nel cyber-spazio in questi ultimi anni?
Nazioni come Stati Uniti, Regno Unito, Italia e Israele collaborano, mentre altre come la Corea del Nord, la Russia e la Cina possono essere considerate avversarie. La guerra cibernetica si è evoluta ben al di là degli attacchi e comprende campagne di influenza, intensificate durante la pandemia a causa del maggiore ricorso alle piattaforme digitali.
Come possono affrontare queste viste i Paesi occidentali?
La collaborazione, sia all’interno dei Paesi sia oltre i confini nazionali, è essenziale per combattere efficacemente le minacce informatiche. Gli ecosistemi, che consistono in collaborazioni tra Paesi, aziende e università, svolgono un ruolo cruciale. La condivisione delle informazioni, la promozione dei progressi tecnologici in campo informatico e la sensibilizzazione alla sicurezza informatica sono componenti fondamentali.
Spesso in Israele si parla di “ecosistema” quando si parla di cyber. È la soluzione giusta?
Lo sviluppo di un solido ecosistema informatico implica una relazione simbiotica tra industria, università e governo. Le grandi aziende, sostenute dalle università che sfornano talenti, insieme alle iniziative governative, contribuiscono alla crescita dell’ecosistema. Gli incentivi, la ricerca e gli sforzi di sviluppo nella sicurezza informatica e nei settori correlati sono essenziali per rimanere all’avanguardia.
Che cosa rappresenta il domino cyber oggi?
Il cyber è visto come una nuova fase della storia dell’umanità, paragonabile alle transizioni dal trasporto terrestre a quello marittimo e da quello marittimo a quello aereo. È un dominio in evoluzione e imperante che richiede un cambiamento di paradigma nella comprensione e nell’adattamento alle dinamiche di questa era cibernetica.
Sembra avvicinarsi il momento della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra Israele e Arabia Saudita. Quanto pesa il fattore Iran?
Le relazioni tra Israele e diversi Paesi del Medio Oriente, tra cui l’Arabia Saudita, stanno diventando sempre più forti a causa di interessi comuni, tra cui il contrasto all’influenza iraniana. Le collaborazioni in essere sono già importanti ma gli accordi formali di normalizzazione rappresentano un cambiamento storico nelle dinamiche regionali, anche se con implicazioni complesse, tra cui le preoccupazioni relative alle capacità nucleari.