Alla vigilia della visita di Biden, Morell e Brennan hanno partecipato a un dibattito al Michael Hayden Center. Con loro anche McCarthy che, se fosse ancora al dipartimento di Stato, suggerirebbe al segretario di parlare con i Paesi arabi
L’assalto perpetrato da Hamas sabato 7 ottobre nel Sud di Israele è stato certamente un fallimento dell’intelligence israeliana ma servirà tempo per appurare come ciò è potuto accadere. È questo il giudizio di Ellen McCarthy, già assistente per l’Intelligence e la ricerca del segretario di Stato americano Mike Pompeo durante l’amministrazione di Donald Trump, e Michael Morell e John Brennan, che si sono passati il testimone di direttore della Central Intelligence Agency durante l’amministrazione di Barack Obama (tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 Morell, vicedirettore, era anche direttore ad interim dopo l’uscita di scena di David Petraeus). I tre hanno parlato della guerra tra Israele e Hamas ospiti del Michael Hayden Center ad Arlington, in Virginia, moderati da David Priess, direttore dell’intelligence di BedrockLearning. Il dibattito si è tenuto poche ore prima che il presidente Joe Biden arrivasse in Israele per ribadire il sostegno allo Stato ebraico.
Nei giorni scorsi Ronen Bar e il generale Aharon Haliva, rispettivamente direttori di Shin Bet (l’agenzia d’intelligence interna) e di Aman (l’intelligence militare) hanno riconosciuto le loro responsabilità per gli errori di valutazione commessi. È possibile che loro, e magari anche il capo del Mossad, David Barnea, offriranno le loro dimissioni quando la guerra sarà finita.
Quel tempo verrà. Ora, con l’operazione di terra israeliana su Gaza che sembra ci sarà, McCarthy, se fosse ancora al dipartimento di Stato, suggerirebbe al segretario di “fornire sostegno a Israele ma anche di guardare alle nazioni negli Accordi di Abramo e di parlare con l’Arabia Saudita”. Secondo Brennan l’obiettivo di Israele è “sfruttare il tempo” a Gaza “per avere informazioni sugli ostaggi”, per uccidere i leader di Hamas, distruggere l’arsenale e azzerare le capacità terroristiche dell’organizzazione terroristica che l’ex direttore della Cia compara alla Germania nazista. Anche Morell, che sottolinea l’importanza per gli Stati Uniti di essere pronti anche con l’intelligence a fronteggiare proteste e manifestazioni, è convinto che alla fine Israele procederà con l’operazione di terra. Ma avverte: è uno dei luoghi con maggiore densità abitativa al mondo e sarà particolarmente sanguinosa, di casa in casa, di tunnel in casa, con “molte molte morti civili sfortunatamente”.