Chi c’era e cosa si è detto nel corso del convegno PPAs and Energy Communities: Opportunities and Challenges for Europe, organizzato in Senato dalla Fondazione Luigi Einaudi, con il ministro Gilberto Pichetto Fratin
“L’Unione europea si è data obiettivi sfidanti di decarbonizzazione di medio e di lungo periodo e l’Italia condivide la necessità di decarbonizzare il sistema, anche perché per la nostra economia può essere un’opportunità: ridurre l’indipendenza dai combustibili fossili vuol dire da un lato incrementare la nostra indipendenza e la sicurezza energetica e dall’altro restituire competitività al nostro sistema”. È quanto ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso del convegno PPAs and Energy Communities: Opportunities and Challenges for Europe, organizzato in Senato dalla Fondazione Luigi Einaudi, durante il quale sono state presentate due pubblicazioni sul Green deal realizzate dalla Fondazione in collaborazione con European Liberal Forum.
“Quello presentato oggi alla Fondazione Einaudi è uno studio importante, realistico”, ha aggiunto il ministro, “che dà un contributo al percorso che abbiamo iniziato e che stiamo perseguendo con determinazione e con realismo. Il raggiungimento di un’economia net-zero al 2050 e un primo step di abbattimento del 55% al 2030 sono gli obiettivi per cambiare la ‘pelle’ energetica del Paese facendolo diventare anche un brand, qualificando i nostri prodotti e il nostro sistema di produzione”.
Dopo i saluti scritti del senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, ha aperto l’incontro il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi, Andrea Cangini. “Abbiamo preso atto con infantile stupore che è stato un errore metterci nelle mani di una Russia con vocazione imperiale per quanto riguardava il gas, non vorrei che replicassimo l’errore consegnandoci mani e piedi all’impero Cinese per l’elettrico”, ha detto Cangini.
“Sui materiali necessari alla costruzione di batterie e pannelli solari la Cina ha quasi il monopolio globale, rompere quel monopolio è importante tanto quanto rispettare le scadenze del Green Deal”. Hanno partecipato Marco Mariani, vicepresidente di European Liberal Forum, Tsvetelina Penkova, parlamentare europea, Paolo Arrigoni, presidente di Gse, Francesco Grillo, presidente di Vision, Chicco Testa, presidente di Assoambiente, e la coordinatrice del dipartimento Politiche ambientali della Fondazione Einaudi, Simona Benedettini, in veste di moderatrice e di curatrice dei paper.
“Non si è padroni del proprio futuro, del proprio sistema produttivo, del proprio peso geostrategico, se non si è sovrani nel produrre l’energia indispensabile a far marciare il mondo nel quale viviamo”, ha detto il presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto. Troppo facilmente, ha aggiunto, “l’Italia ha creduto di poter fare a meno del nucleare. Il mix energetico, l’avere diverse fonti, è la sola garanzia di sovranità”. Serve buon senso, ha concluso Benedetto, “abbandonare il ‘cretinismo ideologico’, educare al pensiero critico chi ha come unico modello pensiero, quello alla Greta Thunberg”.