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Torino guarda alla Luna. Al via la Città dell’aerospazio

L’obiettivo è la creazione di un ecosistema per la formazione, la ricerca, l’innovazione e l’impresa. Ecco cos’hanno detto il ministro Pichetto Fratin, il governatore Cirio, il sindaco Lo Russo, Riccardi (Difesa), Cingolani (Leonardo) e Valente (Asi)

Ha preso il via questa mattina la Città dell’aerospazio di Torino con la posa della prima pietra per i laboratori del Politecnico in corso Marche. L’investimento di partenza sarà di 42 milioni di euro finanziati attraverso fondi interni dell’Ateneo, risorse della Regione Piemonte, Camera di commercio e il Comune di Torino. Proprio a Torino dovrebbe tenersi l’anno prossimo un G7 dedicato all’Intelligenza artificiale, all’economia digitale e allo Spazio, come aveva annunciato un mese e mezzo fa Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, durante l’intervento all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Torino. Domenica, intervistato dal quotidiano La Stampa, il ministro aveva spiegato che “dopo il futuro dei lanciatori europei, ci dedicheremo ad altri settori, come il controllo dei detriti spaziali fino al ritorno umano sulla Luna” ipotizzato per il 2030.

Il progetto

Si tratta di 12.000 metri quadrati nel Fabbricato 37, destinati ad ospitare laboratori per le attività di ricerca dell’Ateneo e collaborazioni con aziende nel settore aerospaziale. I filoni principali di ricerca riguarderanno la propulsione ibrido-elettrica e generazione e la space exploration. Ma l’obiettivo finale molto più ambizioso: la creazione di un vero e proprio ecosistema dell’aerospazio all’interno del quale possano fondersi sinergicamente i temi della formazione, della ricerca, dell’innovazione e dell’impresa lungo l’intera catena del valore che caratterizza questo settore. In tutto il cantiere darà lavoro a 14.000 persone, 7.000 per due anni, con 700 milioni di investimento iniziale, con un impatto sul Pil superiore ai 750 milioni. Una volta conclusi i cantieri, nel nuovo centro lavoreranno 5.000 persone.

Le aziende coinvolte

Da qui al 2028 è stata istituita una roadmap che coinvolgerà le aziende attive negli spazi di corso Marche – ovvero Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space e Altec. Per esempio, Leonardo svilupperà gli hub Innovation, Digital e Gcap technology. Thales Alenia, che nell’area di corso Marche lavora al prossimo sbarco sulla Luna e alle missioni su Marte, ha in mente un Centro di integrazione e test grandi elementi. Avio Aero lavorerà sui futuri sistemi di propulsione (Clean Aviation). Infine, Altec creerà il National Space Center. L’investimento complessivo di tutte le azioni previste nella Città dell’aerospazio dovrebbe ammontare a circa 1 miliardo di euro.

Le dichiarazioni del ministro Pichetto Fratin

“La Città dell’aerospazio è davvero qualcosa di importante, un passo avanti nella centralità del settore”, ha dichiarato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e piemontese Doc. “Vedere questo sviluppo che riguarda sia la parte satellitare sia quella aeronautica mi riempie di soddisfazione”, ha spiegato ancora. “Questa è una realtà torinese, piemontese e nazionale, significa anche che Leonardo cresce e si afferma a livello mondiale come avanguardia tecnologica. È proiettata nel futuro perché è un settore che avrà grandissima espansione”, ha aggiunto.

Le parole del governatore Cirio

“Si passa dalle parole ai fatti”, festeggia Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. “Grazie al lavoro con il Politecnico, con i privati, con Leonardo e con tutta l’industria aerospaziale e al contributo economico della Regione Piemonte, vediamo una ruspa al lavoro”, ha aggiunto “Qui il Politecnico formerà giovani, gli ingegneri aerospaziali che avranno un luogo di crescita anche professionale, perché ci saranno grandi aziende del settore. La Città dell’aerospazio ha anche una parte turistica, qui c’è una pista di atterraggio e decollo per testare tutte le innovazioni. Il lavoro che si fa porta i frutti, solo la scorsa settimana Mirafiori è ripartita con l’hub del riciclo e qui oggi nasce la Città dell’aerospazio”, ha concluso. “Le ricadute riguarderanno non solo il rafforzamento del settore aerospaziale in senso stretto, ma anche di tutta quella parte del comparto manifatturiero composto da imprese (diverse e molto innovative) con produzioni e servizi caratterizzati da forte contaminazione tecnologica tra il settore aerospaziale ed altri più o meno contigui”, aveva spiegato il governatore a Formiche.net nelle scorse settimane.

Il rapporto pubblico-privato visto dal sindaco Lo Russo

Per il sindaco Stefano Lo Russo è “un grande giorno per Torino, un giorno storico”.  La Città dell’aerospazio, ha spiegato il primo cittadino, “è la città del domani, del futuro, ma è una città fatta di presente, una grande vocazione industriale del nostro territorio”. È “un esempio incredibile di cooperazione e sinergia tra pubblico e privato, un luogo della formazione, della ricerca, del trasferimento tecnologico e della costruzione di un futuro che davvero può identificarsi con Torino”, ha proseguito. “Un polo nazionale ma anche e soprattutto un polo internazionale che davvero rappresenta il presente e il futuro della nostra comunità”, ha detto ancora.

Un impegno per il futuro, dice Riccardi

Luisa Riccardi, vicesegretario generale della Difesa, ha definito quella odierna “una data importante” per “un progetto di rilevanza nazionale, un ecosistema in cui sono coinvolte tutte le istituzioni chiave, le start up, le piccole imprese e le grandi imprese. Non solo un luogo fisico, ma una sfida e un impegno per il futuro. Torino, il Piemonte e l’Italia saranno sempre più un centro di riferimento globale nell’economia spaziale”, ha aggiunto. “Le tecnologie spaziali sono uno strumento essenziale per la soluzione di tematiche sensibili come l’ambiente, il clima. Tutti vogliono collaborare con l’Italia nel settore dello spazio. La ricerca spaziale è un investimento essenziale per la sicurezza nazionale”, ha aggiunto.

Le prospettive di Leonardo spiegate dall’ad Cingolani

“Leonardo sta per lanciare il suo nuovo piano industriale che verrà presentato a febbraio 2024 dove la componente spazio giocherà un ruolo senza precedenti con un grande potenziamento delle attività, una grande razionalizzazione di tutte le linee di prodotto e di tutte le strategie”, ha dichiarato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, intervenuto alla cerimonia in collegamento. “Sono molto contento che oggi si proceda all’inaugurazione”, ha sottolineato, “e all’avvio dei lavori dell’edificio 37. Ricordo che, fra il 2019 e il 2020, con il rettore del Politecnico e con i colleghi di Leonardo e della Regione parlavamo di questa grande iniziativa, sembra tanto tempo fa, è molto importante che si dia inizio. La divisione velivoli realizzerà quattro laboratori di ricerca nel campus e ci sarà senz’altro un’ulteriore evoluzione nei prossimi anni. Sicuramente Leonardo sarà un partner forte, affidabile e convinto di questa grande iniziativa”, ha aggiunto.

Secondo Valente (Asi) è un volano per la città

La Città dell’aerospazio di Torino “sarà un hub internazionale per attrarre talenti, per lo sviluppo di tecnologie di frontiera e di start up e per il consolidamento del patrimonio industriale italiano nell’ambito dello spazio”, ha commentato Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia spaziale italiana. “Nei prossimi anni l’economia dello spazio sarà uno dei più importanti volani e questo territorio saprà cogliere le opportunità”, ha aggiunto ricordando che “a livello italiano ci sono 300 aziende operanti nel settore, 7.000 persone impiegate, un fatturato annuo che eccede i due miliardi di euro. Abbiamo 12 distretti tecnologici, più di 70 nodi di ricerca e sviluppo tra Università ed enti di ricerca, dunque un bell’ecosistema”. C’è “una grandissima tradizione sull’aerospazio” a Torino e in Piemonte, “che richiama anche la tradizione manifatturiera”, ha concluso Valente evidenziando che il progetto “sarà un’opportunità per tutte le aziende del sistema Paese e i risultati certamente non mancheranno”.

Gli altri eventi

Nel pomeriggio all’Oval ha preso il via la nona edizione di di Aerospace & Defense Meetings, nel segno della Luna e del ritorno dell’uomo sull’unico satellite naturale della Terra. È l’unica business convention internazionale per il settore aerospaziale organizzata in Italia. L’evento, che durerà fino a giovedì 30, porta a Torino 400 espositori da oltre 30 Paesi e grandi player internazionali. Giovedì si svolgerà per la prima volta il Lunar Economy Summit, e sarà questa l’occasione per approfondire le sfide del comparto nei prossimi 50 anni. Inoltre, per la prima volta all’Oval sarà presente anche l’Anfia (l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica) insieme ad alcune aziende associate del gruppo Componenti e del gruppo Car Design & Engineering.



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