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Idee per il G7 italiano. Ispi e Iai prendono il testimone del T7 giapponese

I due centri studi guideranno il lavoro dei think tank a supporto dei Sette. Altrettante sono le task force in campo: sicurezza, economia, sfide globali e transizione green-tech

Il Giappone ha passato all’Italia il testimone della presidenza del T7, il gruppo di think tank che supporta il lavoro del G7, la cui guida è stata ceduta a Roma in occasione della recente ministeriale Esteri a Tokyo. Il passaggio è avvenuto oggi durante un webinar organizzato dall’Asian Development Bank Institute (Adbi), think tank giapponese che ha guidato i lavori nel 2023, assieme all’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) e all’Istituto Affari Internazionali (Iai), che sono co-chair 2024.

Il confronto tra i think tank è “importante” per il dibattito politico e l’opinione publica, ha dichiarato Ai Gonda, direttrice del dipartimento della pianificazione politica del ministero degli Esteri giapponese. La diplomatica ha sottolineato le “sfide all’ordine internazionale” – l’aggressione russa dell’Ucraina e la crisi in Medio Oriente – e le “questioni globali” come il cambiamento climatico e la sanità, evidenziando come la presidenza giapponese del G7 si sia impegnata a “mantenere e rafforzare un ordine internazionale libero e aperto basato sullo Stato di diritto, promuovendo la cooperazione con i nostri alleati e con i Paesi like-minded, e allo stesso tempo si è sforzato di ottenere un ampio sostegno e coinvolgimento della comunità internazionale, compreso il cosiddetto Sud globale”, priorità dell’agenda del G7 italiano.

Il G7 può avere un ruolo importante ma “non può risolvere da solo” le sfide globali, ha sottolineato Tommaso Murè, dell’ufficio dello sherpa G7 di Palazzo Chigi, presentando le priorità della presidenza italiana, dalla resilienza economica al Sud globale fino all’Intelligenza artificiale.

L’Ispi, come spiegato da Antonio Villafranca, direttore degli studi dell’istituto, organizzerà due task force: una sulle sfide della sicurezza, guidata da Antonio Missiroli (già assistant secretary general della Nato per le emerging security challenges), e una sul futuro dell’economia e della finanza globali, che farò capo a Carlo Altomonte (professore all’Università Luigi Bocconi). Sfide globali e transizione digitale e verde saranno i temi coordinati dallo Iai, come illustrato dal presidente Ferdinando Nelli Feroci. A guidarle saranno Dario Scannapieco (amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti) e Francesco Profumo (presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo).



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