Incontro tra i presidenti dei gruppi di collaborazione di Camera e Knesset. Formentini ha ribadito la ferma condanna dell’attacco di Hamas e il pieno sostegno nel contrasto al terrore
“Abbiamo bisogno di più Italia in Israele e più Israele in Italia”. Ne è convinto Paolo Formentini, presidente della parte italiana del Gruppo di collaborazione parlamentare tra la Camera dei deputati e la Knesset. Il deputato della Lega ha partecipato ieri, in videoconferenza, al primo incontro con gli omologhi israeliani Idan Roll (di Yesh Atid, partito di opposizione) e Nissim Vaturi (del Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu).
È stata ribadita, da parte italiana, la ferma condanna dell’attacco di Hamas del 7 ottobre e il pieno sostegno a Israele nel contrasto al terrore oltre all’impegno a continuare a combattere l’antisemitismo in tutte le sue forme. I parlamentari hanno espresso la convinzione che il terrorismo non riuscirà ad inficiare gli Accordi di Abramo e il nuovo progetto per il Corridoio economico Europa-India-Medioriente (Imec). Questa è la linea ormai tracciata per un futuro di stabilità e prosperità nel Mediterraneo, si legge in una nota della Camera. Tra i temi affrontati anche la volontà di incentivare ulteriormente la cooperazione tra l’Italia, seconda manifattura europea, e Israele.
I presidenti hanno concordato di svolgere nelle prossime settimane un incontro dell’intero Gruppo di collaborazione, in questa fase sempre in videoconferenza.
La diplomazia parlamentare si è, dunque, rimessa in moto a testimonianza della vicinanza delle istituzioni italiane a Israele dopo l’attacco del 7 ottobre perpetrato dai terroristici di Hamas. Intervistato nei giorni scorsi da Formiche.net, Alon Bar, ambasciatore di Israele in Italia, aveva sottolineato i messaggi di “forte sostegno e solidarietà a Israele, sia da parte del popolo italiano, sia da parte di praticamente tutta la classe politica italiano, dal governo e dall’opposizione, da alcuni sindaci e presidenti di Regione”.