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Rischio interferenze russe (e non solo) in Usa2024. Report Microsoft

Microsoft

La compagnia informatica pubblica un documento dove vengono delineati i rischi di interferenza nelle elezioni presidenziali del 2024 (e non solo) da parte di Mosca, Pechino e Teheran. In modo diverso rispetto al passato

È altamente probabile che Russia, Iran e Cina si impegnino in nuovi e sofisticati sforzi di influenza e interferenza in vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024 e di altre elezioni cruciali in tutto il mondo. A lanciare l’allarme è l’azienda statunitense Microsoft, e in particolare il suo Threat Analysis Center (Mtac), che ha pubblicato un report specifico sulla questione. Le previsioni riportate all’interno del documento dicono che tutti e tre i Paesi cercheranno di plasmare gli esiti geopolitici a loro favore in mezzo ai principali conflitti regionali, anche se la Russia rimane a tutti gli effetti la minaccia più concreta.

Le elezioni presidenziali del 2024 vengono definite come le prime in cui “più attori autoritari potrebbero tentare simultaneamente di interferire e influenzare l’esito di un’elezione”. L’altissimo interesse geopolitico di Mosca, Teheran e Pechino rende improbabile il fatto che una delle tre potenze revisioniste non cerchi di influenzare la competizione elettorale dell’anno prossimo. “La posta in gioco è semplicemente troppo alta”.

Ma questi tentativi di manipolazione si differenzieranno da quelli messi in atto nel 2016 e nel 2020 per le piattaforme (la cui proliferazione si è accelerata in seguito alla vendita di Twitter, aumentando così la quantità di risorse necessarie per influenzare l’opinione pubblica) e per la tipologia di contenuti impiegati. “L’ecosistema americano dei social media è oggi molto più visivo rispetto agli anni precedenti. I meme, le gif, i podcast, i videoclip e gli influencer sono i mezzi delle operazioni di influenza di oggi, non i bot e i post testuali”.

Mosca rimane la protagonista assoluta di questo processo, essendo direttamente interessata dall’esito delle elezioni presidenziali. “Il Cremlino vede probabilmente la gara del prossimo anno come una battaglia di guerra politica da vincere per determinare la traiettoria del sostegno a Kiev e l’esito della guerra in Ucraina” riporta il documento del Mtac. Che segnala come alcune entità legate a Yevgeny Prigozhin, il defunto capo della Wagner e dell’Internet Research Group, con molta probabilità giocheranno un ruolo da protagoniste. Il report sottolinea anche il rischio dell’impiego dell’IA generativa da parte degli attori legati al Cremlino per creare contenuti multimediali più sofisticati da destinare al pubblico occidentale.

Al contrario della Russia, la Repubblica Popolare Cinese non aveva finora profuso sforzi importanti nel cercare di influire sulle dinamiche democratiche degli attori esterni; tuttavia, negli ultimi anni Pechino “ha aumentato drasticamente la portata e la sofisticazione delle sue attività di influenza palesi e occulte in tutto il mondo e ha ampliato le sue operazioni segrete sui social media, intraprendendo una leggera attività di influenza durante le elezioni di midterm degli Stati Uniti del 2022”. Fino ad ora i risultati sono stati poco rilevanti, ma Pechino si sta attivando per un maggior grado di impegno in vista del 2024.

Molto più ridimensionato il ruolo dell’Iran, che potrebbe intervenire in un secondo momento e in modo più mirato nel ciclo elettorale del 2024. “Finora non abbiamo assistito ad alcuna influenza elettorale significativa o interessata da parte di attori di influenza affiliati all’Iran, ma ci aspettiamo che questo cambi con l’aumento delle tensioni in Medio Oriente”.

Con l’avvicinarsi del giorno delle elezioni del 2024, secondo Microsoft gli attori stranieri cambieranno approccio e passeranno dall’uso di campagne di influenza a tattiche di interferenza, mirando ai processi elettorali e alle infrastrutture. Inoltre, Mosca, Teheran e Pechino potrebbero prendere in considerazione l’uso di operazioni di hacking and leaking come parte delle loro operazioni di influenza contro gli Stati Uniti.

L’azienda ha annunciato cinque misure di sicurezza che sta adottando per proteggere i processi elettorali negli Stati Uniti e in altri Paesi in cui si svolgeranno elezioni cruciali nel 2024, tra cui: uno strumento per l’autenticazione digitale dei contenuti; un “team di successo per le campagne” dedicato a fornire consulenza alle campagne politiche sull’IA, sulle iniziative di influenza straniera e sui problemi di autenticazione; un hub di comunicazione elettorale disponibile nel periodo precedente alle elezioni per risolvere i problemi di sicurezza più importanti; il sostegno a determinati sforzi legislativi e legali per incrementare la sicurezza elettorale; l’offerta di informazioni elettorali autorevoli agli elettori su Bing. Microsoft ha dichiarato che pubblicherà anche rapporti periodici sulle iniziative di influenza maligna straniera.


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