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Intelligence e terrorismo. Cosa c’è nel dl Milleproroghe

Tra gli articoli uno riguarda le materie di competenza del sistema di informazione per la sicurezza. In particolare le garanzie funzionali e i colloqui in carcere

Tra i provvedimenti contenuti nel decreto-legge Milleproroghe oggi al vaglio del Consiglio dei ministri c’è anche, come capita ogni anno, la proroga dei termini per alcune misure che riguardano l’attività di intelligence nel contrasto al terrorismo.

Uno degli articoli, infatti, riguarda le “Proroghe di termini in materie di competenza del sistema di informazione per la sicurezza” e contiene due commi relativi a misure che altrimenti decadrebbero il 31 gennaio prossimo.

Il primo prevede la proroga fino al 31 dicembre 2024 delle norme che riguardano le garanzie funzionali e di tutela, anche processuale, del personale e delle strutture dei servizi di informazione per la sicurezza. Il secondo, invece, la proroga, sempre fino al 31 dicembre 2024, dell’autorizzazione del personale dei servizi di informazione per la sicurezza a colloqui personali con detenuti e internati.

In passato all’interno decreto-legge cosiddetto Milleproroghe il governo aveva deciso di intervenire anche su questioni più delicate riguardanti l’intelligence, incassando alcune volte il rimbrotto del Copasir. È accaduto, per esempio, con la durata dei mandati dei direttori delle agenzie a fine 2021 con il governo Draghi.

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