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Meloni e Sunak, una “special relationship” anche ad Atreju

Il premier britannico atteso alla kermesse di Fratelli d’Italia. Tra i due leader, entrambi alla guida del governo del loro Paese da poco più di un anno, grande sintonia personale e politica. Immigrazione tema centrale per entrambi

Ci sarà anche il primo ministro britannico Rishi Sunak ad Atreju, la kermesse di Fratelli d’Italia. Farà andata e ritorno da Londra nella giornata di domenica per partecipare alla kermesse del partito di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio. Lo confermano a Formiche.net fonti qualificate.

Tra i due leader, entrambi alla guida del governo del loro Paese da poco più di un anno, c’è grande sintonia personale e politica. Sono due persone molto diverse ma unite dall’appartenenza alla famiglia conservatrice, dall’urgenza di trovare soluzioni alle difficoltà economiche e alla questione migratoria, oltreché dal sostegno all’Ucraina davanti all’aggressione della Russia. A testimonianza dell’ottima rapporto, Meloni è stata tra i pochi capi di governo a partecipare alla summit sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale convocato un mese fa dal Regno Unito nell’iconico Bletchley Park, dove la squadra di crittoanalisti guidata da Alan Turing lavorò per violare i cifrari tedeschi creati dalla macchina Enigma durante la Seconda guerra mondiale.

Ma il rapporto tra i leader riflette anche quello istituzionale. A fine aprile, infatti, i due governi hanno firmato un memorandum d’intesa sulla cooperazione bilaterale rafforzata. “È un nuovo inizio” nelle relazioni tra Italia e Regno Unito, aveva detto Meloni prima del bilaterale. “La nostra è un’amicizia fondata su decenni di collaborazione”, aveva dichiarato Sunak. “Abbiamo gli stessi valori e possiamo lavorare bene insieme”, aveva aggiunto. L’intesa ha messo a sistema iniziative congiunte in ambiti di collaborazione prioritari (sicurezza e difesa, energia, clima e ambiente, migrazione, economia, scienza e innovazione) permettendo di consolidare le ampie convergenze tra Roma e Londra sul piano internazionale. In particolare sull’immigrazione (definita “una sfida per l’intera Europa e che richiede una risposta a livello europeo”), anche se i vincoli per l’Italia dell’appartenenza all’Unione europea avevano costretto i diplomatici a lavorare fino all’ultimo minuto per limitare il testo dell’accordo.

L’immigrazione sarà molto probabilmente il tema al centro dell’intervento del primo ministro Sunak ad Atreju, a dimostrazione dell’attenzione da parte del suo governo verso la questione e verso una gestione upstream che spinge Londra e la sua diplomazia a Roma guidata dall’ambasciatore Ed Llewellyn a guardare con interesse al Piano Mattei per l’Africa che il governo italiano dovrebbe presentare nei prossimi mesi.


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