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Così il gemello digitale aiuta a rispondere alle cyber-minacce

Di Emanuele Galtieri

Il concetto di un gemello digitale ibrido di reti IT e OT, in grado di replicare sistemi informatici e infrastrutture, può migliorare la preparazione e la capacità di risposta a minacce reali. La tecnologia Hcdt oggi è utilizzata in settori critici come la Difesa e le infrastrutture pubbliche e nel futuro guarda alla Space economy. Il punto di Emanuele Galtieri, amministratore delegato di Cy4gate

Essere cittadini e imprese digitali è divenuto un fattore imprescindibile per chi vive in quest’epoca in cui sapersi districare e orientare “tra i vicoli dell’interconnessione spinta” è certamente una grande opportunità, purché vi sia consapevolezza del bisogno di tutelarsi da un uso malevolo che ne viene fatto dai criminali digitali.

La minaccia cibernetica richiede un approccio olistico che ne mitighi il rischio: per vivere nel digitale è necessario testare la robustezza delle tecnologie e software impiegati in questo dominio, così come trovare le migliori modalità di risposta a fronte di incidenti informatici.

Si tratta di uno scenario complesso, in cui l’impiego di una innovativa tecnologia sta ridefinendo le modalità di approccio alla cyber-security: si tratta del cosiddetto Hybrid cyber digital twin (Hcdt), il “gemello digitale” di una rete IT e/o OT, capace di realizzare una replica virtuale completa e altamente dettagliata di un sistema informatico o un’infrastruttura OT, nonché di replicare tecniche, tattiche e procedure che permettano un approccio olistico ed efficace alla difesa cibernetica.

Una delle applicazioni principali dell’Hcdt è la simulazione realistica in un ambiente controllato così da sviluppare e migliorare le competenze che servono ad affrontare minacce reali. I professionisti possono così testare la loro preparazione e capacità di risposta in scenari complessi e verosimili, in quanto calati nel contesto di un “clone” dell’environment digitale in cui quotidianamente operano, senza compromettere la continuità operativa della vera rete.

L’Hcdt consente inoltre attività di test & validation, per verificare la sicurezza delle infrastrutture e delle reti IT, OT e IoT. Simulare sul clone di una vera rete scenari d’attacco significa testare la robustezza della rete stessa, i sistemi e le tecnologie posti a sua tutela per poi adottare gli opportuni adattamenti qualora emergano vulnerabilità non note, accrescendo in questo modo la resilienza ai potenziali attacchi.

Il gemello digitale di una rete può trovare impiego come tecnica di inganno verso i potenziali attaccanti: l’Hcdt viene utilizzato come “esca” (il cosiddetto honey net) collegata alla rete reale per di indirizzarvi – con specifiche tecniche e tecnologie – i potenziali attaccanti che saranno così isolati dalla rete reale.
L’impiego dell’Hcdt ha già fatto la sua comparsa in Europa, dove è impiegato in specifici settori in cui la sicurezza è un fattore imprescindibile per assicurare la continuità di un servizio, come ad esempio nell’ambito della Difesa. Se ne sta estendendo l’uso, ancorché timidamente, alle infrastrutture critiche, pubbliche e private che erogano servizi pubblici essenziali.

Con un approccio all in one lo strumento abilita contestualmente: il training avanzato per creare le necessarie capacità di difesa e di reazione ad attacchi; la possibilità di testare su una rete gemella la resilienza della rete stessa e di nuove tecnologie ancor prima di essere collocate in operatività sulla rete reale; le tecniche di inganno (honey net) nei confronti di veri attaccanti, evitando o limitando la portata di un potenziale attacco e isolando l’attaccante per studiarne i comportamenti e gli obiettivi.

Nel prossimo futuro l’Hcdt troverà applicazione anche nel campo della Space economy. Le missioni spaziali moderne, infatti, dipendono fortemente dalla tecnologia informatica e dalle reti di comunicazione che controllano satelliti, veicoli spaziali e altri componenti critici. La vulnerabilità di questi strumenti, dovuta alla loro interconnessione per scopi di comunicazione, navigazione e osservazione, potrebbe mettere a rischio la funzionalità delle attività spaziali. La sicurezza cibernetica nello spazio è un terreno altamente complesso e critico, e la manipolazione o l’interferenza da parte di attori malevoli potrebbe interrompere le operazioni o persino causare incidenti nello spazio.

L’Hcdt permette di simulare sistemi spaziali completi, identificando e mitigando le vulnerabilità prima che possano essere sfruttate e addestrando gli addetti del settore sulle specificità che caratterizzano la minaccia in questo dominio. Emerge quindi come una risorsa tecnologica fondamentale per un approccio a 360 gradi nel contrasto alla minaccia cibernetica.

Per queste ragioni Cy4gate ha voluto migliorare la propria value proposition nel segmento cyber, ampliando il proprio portfolio con prodotti di una piattaforma d’avanguardia, un cyber digital twin, abilitato per interoperare con l’IT e l’OT, che presenta tutte le caratteristiche sopra elencate e assicura versatilità di impiego su differenti domini, anche se integrato con altre tecnologie proprietarie o di altre realtà della cyber-security.



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