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Droni, Cimic e cyber. L’Esercito 4.0 prende forma

Ad Anzio la consegna delle bandiere di guerra a tre reparti della forza armata, che continua nel percorso di rinnovamento per essere pronto a combattere in ambienti in continua evoluzione

Presso la Brigata Informazioni Tattiche ad Anzio Isabella Rauti, sottosegretario di Stato alla Difesa, ha partecipato, su delega del ministro Guido Crosetto, alla cerimonia di consegna delle bandiere di guerra a tre reparti dell’Esercito: il 3° Reggimento Supporto Targeting “Bondone”, il Reggimento Cimic e il 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo”.

L’ESERCITO DEL FUTURO

Continua a prendere forma, così, l’Esercito 4.0, dal titolo di un concept paper presentato a settembre 2022 dal generale Pietro Serino. Spiegava allora il capo di stato maggiore della forza armata che “lo scoppio di una guerra convenzionale a poche centinaia di chilometri dai nostri confini ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica la rinnovata esigenza di assicurare alla Difesa uno strumento terrestre credibile, efficace, pronto e, se necessario, in grado di combattere in ambienti in continua evoluzione”. Il documento individuava cinque macro-aree su cui concentrare risorse e impegno nel medio periodo: manovra a contatto, in profondità e nella terza dimensione, difesa integrata e logistica distribuita. “Tale sviluppo non potrà prescindere dalla consapevolezza dell’ingresso ‘prepotente’ nella condotta delle operazioni dei nuovi domini cyber e spazio, nonché della combinazione di opportunità e insidie che li caratterizza”, si legge sul sito della Difesa in cui si pone forte l’accento sui droni.

IL REGGIMENTO PER I DRONI

Il 3° Reggimento “Bondone”, l’unità di eccellenza dell’Esercito Italiano nel settore degli aeromobili a pilotaggio remoto, ovvero i droni, si è costituito a novembre presso la Caserma “Lolli Ghetti” di Cassino. Si tratta del reggimento che ha ereditando la bandiera di guerra e le tradizioni del 3° Gruppo Specialisti d’Artiglieria Bondone. Questa nuova realtà operativa, “vedrà confluire il personale dell’80° Reggimento addestramento volontari ‘Roma’, rafforzando la struttura già esistente, anche in termini numerici e ampliandone le competenze come risultato di un approccio innovativo volto a migliorare le capacità operative della Forza Armata”, aveva spiegato l’Esercito in una nota. “L’introduzione di aeromobili a pilotaggio remoto”, si legge ancora, “costituisce un passo chiave per la creazione di un polo di riferimento nazionale per le istituzioni militari e civili, per le aziende e gli operatori economici di settore, garantendo continuità nella sinergia tra Esercito, cittadini e Istituzioni di Cassino. Questo importante passo verso il futuro rappresenta l’impegno tangibile dell’Esercito nelle sfide alla modernizzazione delle proprie forze, in linea con i progressi tecnologici di prossima generazione”, concludeva la nota.

IL REGGIMENTO CIMIC

Il Reggimento Cimic è, invece, un reparto multinazionale interforze a guida italiana, “prontamente dispiegabile in teatro estero per condurre operazioni nel cruciale settore della cooperazione civile-militare a supporto dei contingenti dell’Alleanza Atlantica”, spiega la Difesa. L’unità è stanziata nella Caserma “Mario Fiore” di Motta di Livenza (Treviso) ed è alimentata da personale delle quattro forze armate nazionali e da personale straniero proveniente da Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania e Slovenia. Gerarchicamente dipendente dal Comando Genio ma affiliato al Supreme Headquarters Allied Powers in Europe (Shape) quale Nato Affirmed Force. È articolato su un comando multinazionale, una Hq Coy (compagnia comando e supporto logistico), un comando nazionale e un battaglione Cimic, alimentato questo da quattro compagnie organicamente concepite per assolvere tutte le attività connesse alle funzioni Cimic.

IL CYBER-REPARTO “ROMBO”

Il 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo”, a differenza delle altre unità del comparto cyber della forza armata, è in grado di esprimere l’intero complesso delle capacità afferenti al cyberspace, finalizzate a eseguire attività di cyber defence e a pianificare e condurre qualsiasi tipologia di operazioni cibernetiche, spiega la Difesa. In tale ambito, può essere impiegato fuori area sia in maniera autonoma, per la difesa delle reti informatiche e delle piattaforme e sistemi d’arma dispiegate in teatro operativo, sia a supporto della Difesa, per la protezione di reti e sistemi di telecomunicazioni interforze. Il reparto, attraverso l’Ufficio sperimentazione e dottrina, promuove anche progetti di ricerca e concorso allo sviluppo (di concerto con l’industria e il mondo accademico) di tecnologie innovative.

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