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Inizia la caccia senza quartiere ai leader di Hamas. Attacco israeliano in Libano

Un drone one-way israeliano avrebbe ucciso Saleh al-Arouri, uno dei leader storici di Hamas, colpito a Dahiyeh, nel sud di Beirut. Siamo all’inizio della nuova fase della guerra: Israele rallenterà la presa sulla Striscia e inizierà una campagna mirata contro i leader terroristici palestinesi anche nei Paesi vicini

Un’esplosione ha scosso i quartieri meridionali della capitale libanese Beirut attorno alle 17:45 locali. Non sono state ufficializzate le cause, ma mentre i video hanno mostrato un forte impatto su automobili ed edifici residenziali, fonti palestinesi hanno confermato la morte del leader di Hamas, Saleh Arouri, insieme ad altri due comandanti delle Brigate al Qassem (o quattro, il numero non è confermato al momento della stesura di questo articolo).

Il Washington Post ha citato per primo un portavoce di Hezbollah che ha subito affermato che quella colpita era una sede del gruppo palestinese responsabile del massacro del 7 ottobre in Israele.

L’area ospita anche il quartier generale di Hezbollah. L’esplosione è avvenuta in concomitanza con un’escalation di tensione al confine tra Israele e il gruppo militante libanese.

Quest’azione si inquadra nella “nuova fase” del conflitto che si sta delineando in questi giorni: in questa fase Israele rallenterà la presa sulla Striscia, favorendo l’uso di forze speciali e di genieri rispetto a truppe “regolari”, e inizierà una campagna mirata contro i leader terroristici palestinesi anche nei Paesi vicini.

È del tutto probabile che Arouri sia la prima vittima eccellente di certe operazioni, con altre fonti che parlano dell’uso di un drone kamikaze per colpire il leader e chi era con lui

Senso di fondo del nuovo approccio è questo di ridurre i danni collaterali dell’operazione militare, cercando di non esasperare l’opinione pubblica internazionale e di mantenere solido il supporto estero nei suoi confronti.


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