Il quartiere periferico di Roma si accende con l’opera site-specific di Fulvio Caldarelli, che rientra nelle cinque installazioni luminose realizzate in altrettanti luoghi della Capitale, tra centro e periferia, nell’ambito di “Roma. Luci d’Artista per la Pace”, dal 21 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024. L’opera dell’artista è curata da Achille Bonito Oliva
LOVE di Fulvio Caldarelli è una delle cinque installazioni luminose realizzate in altrettanti luoghi della Capitale, tra centro e periferia, nell’ambito di “Roma. Luci d’Artista per la Pace”, dal 21 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024. Un’iniziativa promossa dall’Assessorato alla cultura e dal Dipartimento attività culturali di Roma Capitale, con la cura della Sovrintendenza capitolina ai Beni culturali e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.
“LOVE perché l’amore, come l’arte, si diffonde liberamente: in alto e in basso, a destra e a sinistra, a est e a ovest. Senza categorie da assecondare, indecisa a tutto” – ha spiegato Achille Bonito Oliva, curatore dell’intervento che Caldarelli ha concepito per Corviale – L’arte è contro ogni intimità, vuole convivere e coesistere. Non ama i segreti, è euforia diffusa. E l’assedio di LOVE ai piedi di Corviale non è un intervento d’invasione, ma l’avamposto della partecipazione che deve prender luogo, oggi e domani”.
Con l’opera d’arte pubblica LOVE di Fulvio Caldarelli, Achille Bonito Oliva torna ad occuparsi di Corviale dieci anni dopo la curatela per la Fondazione VOLUME! del progetto architettonico e urbanistico del Parco Nomade nella riserva naturale della tenuta dei Massimi.
L’arte ancora una volta si fa strumento di rigenerazione dell’identità dei luoghi e accende i riflettori su una promessa mancata, quella verso un territorio ai margini.
L’intervento site-specific di Fulvio Caldarelli nel quartiere periferico di Corviale riscrive la narrazione del luogo. Un territorio segnato da disoccupazione, invecchiamento della popolazione, disgregazione delle relazioni e isolamento ma comunque mosso da importanti spinte di autodeterminazione e riscatto sostenute dall’associazione Corviale Domani.
Anche se inflazionata e spesso abusata, LOVE è una parola-token che ha continuato ad abitare i territori dell’arte e della cultura pop senza consumarsi: resta un segno linguistico vivo e vitale, che si rigenera di contesto in contesto.
La macrotipografia pensata da Caldarelli è citazione immediata della celebre scritta “Hollywood” che s’innalza sulla collina alle spalle di Los Angeles e allestita in origine come insegna pubblicitaria per un complesso immobiliare di lusso (Hollywood Land).
Ma la monumentalità dell’opera multimediale di Caldarelli evoca anche la sacralità che Robert Indiana seppe conferire alla versione tridimensionale di LOVE e alla scultura che oggi dà il nome all’omonimo parco pubblico di Filadelfia.
Ogni notte, la superficie di ciascuna lettera si anima di proiezioni analogiche in movimento: sequenze in videomapping come rappresentazione immaginifica di una incessante messa a fuoco del caleidoscopio di significati espressi dal termine LOVE.
“LOVE è password di connessione universale: una parola iconica intellegibile a tutti, capace di trascendere il sentimentalismo più facile e accogliere infinite declinazioni personali e collettive, perché dell’amore non esiste un’unica definizione. Anche se è sempre l’incipit di una volontà di relazione, la premessa che campeggia su ogni iniziativa di partecipazione e condivisione – ha deto Maurizio Rossi, cofondatore del Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo che ha sostenuto il progetto – E scritto qui, alle pendici della collina di Corviale, LOVE è al tempo stesso un’affermazione e un’esortazione. È un’insegna che reclama risposte a tanti problemi irrisolti, un puntatore innalzato sulle promesse mancate”.
Il percorso di Roma. Luci d’Artista per la Pace comprende anche: Natura Primitiva di Mimmo Paladino, in Piazza della Minerva; Senza titolo di Marco Tirelli, in Piazza Borghese; The Shape of Peace di Pietro Ruffo, in Piazza Sant’Ignazio; We rise by lifting others di Marinella Senatore, in Piazza San Pantaleo.