Niente aula comunale per la conferenza sulla ricostruzione russa della città ucraina occupata Mariupol. A Lucca l’hotel nega la sala per l’evento con Dugin. Il film “Il testimone”, intanto, fa breccia in cuori neri e rossi
A Modena si è chiuso il caso dell’evento, in agenda il 20 gennaio, dedicato alla “ricostruzione” russa della città ucraina occupata Mariupol. La Giunta del Comune, su richiesta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli del Partito democratico, ha revocato la concessione della sala per l’appuntamento organizzato dall’associazione culturale Russia Emilia-Romagna e a cui erano stati invitati come relatori Dmitry Shtodin, console generale russo, Eliseo Bertolasi, rappresentante italiano del Movimento Internazionale dei Russofili, e Andrea Lucidi, giornalista freelance attivo in Donbass e con posizioni anti Ucraina (già oggetto di un’interrogazione parlamentare per la vicenda – “paradossale” secondo il governo – della sua partecipazione a un evento ospitato dall’ambasciata italiana a Mosca).
MODENA: SALA COMUNALE NEGATA
“Siamo profondamente grati” per la “risoluta scelta di annullare l’evento di propaganda russa”, ha dichiarato Yaroslav Melnyk, ambasciatore d’Ucraina in Italia, auspicando che “questo precedente possa incentivare un’azione più attiva da parte del pubblico contro la disinformazione russa in Italia e fungere da segnale per le istituzioni pubbliche e le amministrazioni locali nell’aumentare l’attenzione verso la diffusione della propaganda di Mosca e le manipolazioni del Cremlino che intossicano la società”.
BOLOGNA, IL SINDACO CONTRO I VERDI (SOSTENUTI DA FDI)
Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, è in programma a Bologna, presso il Centro sociale culturale Villa Paradiso, la proiezione del film “Il Testimone” sul conflitto in Ucraina, finanziato dal ministero della Cultura russo, con ospiti Lucidi e Vincenzo Lorusso di Donbass Italia. Il sindaco Matteo Lepore, del Partito Democratico, ha condannato l’evento e minacciato la cancellazione della concessione all’associazione che gestisce il centro culturale, che è convenzionata con il Comune. Ha espulso dalla maggioranza un consigliere comunale dei Verdi, Davide Celli, che aveva difeso la proiezione del film e che ha ricevuto la solidarietà del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che ha definito quello del primo cittadino un atteggiamento da “despota”.
LUCCA, L’HOTEL TOGLIE SPAZIO A DUGIN
Ieri, con un post sia in lingua italiana sia inglese su X, la catena alberghiera Best Western Italia ha annunciato che l’evento “Verso un nuovo mondo multipolare” del 27 gennaio, Giorno della Memoria, non si svolgerà presso il Grand Hotel Guinigi di Lucca. Al convegno, organizzato dall’associazione Vento dell’Est, era previsto tra i relatori, in videoconferenza da Mosca, il filosofo russo Aleksandr Dugin, convinto sostenitore dell’aggressione russa dell’Ucraina. L’iniziativa organizzata dall’associazione presieduta da Lorenzo Berti, ex attivista di Casapound, ha sollevato nei giorni scorsi polemiche, con Forza Italia e Partito democratico che hanno chiesto di annullare l’incontro. L’associazione Vento dell’Est assicura che il convegno si terrà egualmente in una nuova sede che verrà resa nota nei prossimi giorni. Alla conferenza, in programma al Grand Hotel Guinigi, sono previsti come relatori, oltre a Berti, il fotoreporter Giorgio Bianchi, anch’egli grande sostenitore della Russia e dell’aggressione dell’Ucraina, e Alberto Bradanini, ex ambasciatore in Cina e Iran, oggi nel consiglio di amministrazione di Pirelli, noto per le sue posizioni anti Occidente e a favore di un nuovo ordine globale come sostenuto da Russia e Cina.
“IL TESTIMONE” IN TOUR
“Il testimone”, intanto, continua il suo tour in Italia con Donbass Italia e in luoghi non legati alle amministrazioni locali (come nei casi di Modena e Bologna). Domenica è stato proiettato al Lido di Camaiore presso la Sala Atlas (un club sportivo), il 3 febbraio toccherà a Milano (luogo ancora non stabilito) e il 10 a Torino. Quest’ultima data racconta come in Italia battano per la Russia di Vladimir Putin non solo cuori neri. Ma anche quelli rossi. A organizzare l’evento, in zona Falchera, è l’associazione Prospettiva e il contatto per le prenotazioni rimanda a Maurizio Calliano, detto Mao, dirigente locale del Partito comunista.
MILANO E IL RICORDO DI DARYA DUGINA
Sempre a Milano, domenica 14 gennaio, è previsto allo Spazio Ritter l’evento “Darya Dugina e il Donbass” con ospiti, tra gli altri, Bertolasi, il terrorista nero oggi editore Maurizio Murelli e Rainaldo Graziani, figlio del fondatore di Ordine Nuovo, movimento da lui stesso pubblicamente ringraziato nel cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana per le “idee” lasciate, “purissime come il diamante”.
(Nella foto: il teatro di Mariupol bombardato dalla Russia il 16 marzo 2022)