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Modena, Lucca, Bologna e Milano. Le tappe della propaganda russa

Molti eventi pro Mosca in programma in Italia nelle prossime settimane. Tra gli ospiti anche l’ideologo Dugin. Manca poco alle elezioni europee: per Putin sono “uno snodo funzionale alla destabilizzazione delle nostre democrazie”, avverte Picierno

Ieri l’ambasciata ucraina in Italia ha chiesto al Comune di Modena di ritirare l’autorizzazione all’uso di una sala civica per ospitare il 20 gennaio prossimo la conferenza-mostra “Mariupol. La rinascita dopo la guerra”. Si tratta di un evento dedicato alla ricostruzione da parte della Russia della città ucraina Mariupol sul Mar d’Azov, distrutta durante dai bombardamenti di Mosca nella prima fase dell’invasione e occupata dal maggio 2022 dopo un lungo assedio. E non è l’unico evento filorusso in programma in Italia nelle prossime settimane, a pochi mesi dalle elezioni europee che riguarderanno anche il sostegno occidentale all’Ucraina.

IL PROGRAMMA A MODENA

Nella presentazione della conferenza in programma a Modena, Mariupol viene definita “città-simbolo della rivolta popolare del Donbass contro la giunta di Kiev, città martire dell’occupazione banderista durata 8 anni” che “affronta ora un veloce processo di ricostruzione sotto l’egida delle Istituzioni della Federazione Russa di cui è divenuta parte integrante”. Per questo, si legge ancora, si terrà “una mostra-conferenza per presentare al pubblico modenese i risultati della nuova amministrazione cittadina dopo la liberazione definitiva nella primavera del 2022, con la resa del battaglione Azov asserragliato nell’acciaieria Azovstal”. Relatori: Luca Rossi, presidente dell’Associazione culturale Russia Emilia-Romagna; Dmitry Shtodin, console generale russo; Eliseo Bertolasi, rappresentante italiano del Movimento Internazionale dei Russofili; e Andrea Lucidi, giornalista freelance attivo in Donbass e con posizione anti Ucraina, già oggetto di un’interrogazione parlamentare per la vicenda – “paradossale” secondo il governo – della sua partecipazione a un evento ospitato dall’ambasciata italiana a Mosca. Gli organizzatori hanno annunciato nelle scorse ore che la mostra-conferenza sarà accessibile solo scrivendo una mail all’Associazione culturale Russia Emilia-Romagna e dopo conferma. Per via delle “numerose adesioni”, dicono.

LE PROTESTE

Molti i politici che hanno chiesto al sindaco Gian Carlo Muzzarelli di intervenire. Anche tra i suoi colleghi nel Partito democratico. “Mi offende profondamente che una associazione filo-russa possa fare la sua propaganda su Mariupol, città martire dell’Ucraina che combatte, in una sala civica di Modena il prossimo 20 gennaio”, ha scritto il senatore Filippo Sensi su X. “La Costituzione prevede che ‘L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli’ Chi organizza un convegno per glorificare una invasione e la distruzione di Mariupol, cosa fa, se non mancare di rispetto alla Costituzione”, ha scritto la deputata Lia Quartapelle sullo stesso social. Il primo cittadino ha dichiarato in un comunicato che la sua città non ha appoggiato o sostenuto l’evento, ma ha aggiunto che la prenotazione di una sala civica è conforme al regolamento locale e che, nel prenotare lo spazio, l’associazione si è impegnata a rispettare i valori costituzionali.

GLI APPUNTAMENTI A MILANO, BOLOGNA E LUCCA

Domenica 14 gennaio a Milano, allo Spazio Ritter, è previsto l’evento “Darya Dugina e il Donbass” con ospiti, tra gli altri, Bertolasi, il terrorista nero oggi editore Maurizio Murelli e Rainaldo Graziani, figlio del fondatore di Ordine Nuovo, movimento da lui stesso pubblicamente ringraziato nel cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana per le “idee” lasciate, “purissime come il diamante”. Il 27 gennaio, in coincidenza con il Giorno della memoria per lo Shoah, è in programma a Bologna, presso il Centro sociale culturale Villa Paradiso, la proiezione del film “Il Testimone” sul conflitto in Ucraina, finanziato dal ministero della Cultura russo, con ospiti Lucidi e Vincenzo Lorusso di Donbass Italia. Lo stesso giorno il filosofo russo Aleksandr Dugin, considerato uno degli ideologi di Vladimir Putin e sostenitore dell’aggressione all’Ucraina oltreché della supremazia di una Russia euroasiatica sull’Occidente, parteciperà, sia pure in videocollegamento, all’evento dal titolo “Verso un nuovo mondo multipolare” organizzato a Lucca dall’associazione Vento dell’Est, presieduta da Lorenzo Berti, ex candidato sindaco di CasaPound a Pistoia e oggi a capo di Vento dell’Est. Alla conferenza, in programma al Grand Hotel Guinigi, sono previsti come relatori, oltre a Berti, il fotoreporter Giorgio Bianchi, grande sostenitore della Russia e dell’aggressione dell’Ucraina, e Alberto Bradanini, ex ambasciatore in Cina e Iran, oggi nel consiglio di amministrazione di Pirelli, noto per le sue posizioni anti Occidente e a favore di un nuovo ordine globale come sostenuto da Russia e Cina.

IL COMMENTO DI PICIERNO

“Dobbiamo aumentare l’attenzione riguardo questi fenomeni e queste dinamiche, a maggior ragione perché ci avviciniamo alle elezioni europee che per Putin rappresentano uno snodo funzionale alla destabilizzazione delle nostre democrazie”, ha scritto Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo ed esponente del Partito democratico, su X. “Mi auguro che sia innalzato il livello di guardia da parte di tutti, dagli amministratori locali fino ai vertici istituzionali del Paese”, ha aggiunto.



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