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Biden sbarca su TikTok tra complotti su Taylor Swift e sicurezza nazionale

La campagna elettorale del presidente americano apre il profilo sulla piattaforma cinese in occasione del Super Bowl. Non mancano le critiche, anche nel Partito democratico. Il senatore Warner rilancia la via indiana, ovvero il divieto totale

Un messaggio “negativo di prevalenza della politica sulla sicurezza nazionale”. Così Lindsay Gorman, già consulente della Casa Bianca e oggi a capo del team tecnologia e geopolitica dell’Alliance for Securing Democracy, ha commentato su X l’approdo del presidente statunitense Joe Biden su TikTok. È una “grande vittoria” per l’app di proprietà della cinese ByteDance “in un momento in cui i suoi sforzi per convincere tutti a Washington di essere un attore credibile sono falliti”.

Nel 2020 la campagna di Biden si era limitata a utilizzare di influencer per diffondere il proprio messaggio sulla piattaforma. La svolta è arrivata domenica, in occasione del Super Bowl, con un post pubblicato da Biden-Harris HQ, gestito dalla campagna elettorale del presidente e della vicepresidente Kamala Harris. Alla domanda se tifasse per i Kansas City Chiefs o per i San Francisco 49ers, Biden ha risposto: Philadelphia Eagles, altrimenti “dormirei da solo” visto che “mia moglie è una ragazza di Philadelphia”. Su TikTok, Biden ha anche ironizzato sulle teorie complottistiche attorno a Taylor Swift, popstar al centro delle speculazioni di alcuni esponenti dell’estrema destra statunitense secondo cui sarebbe una “pedina del Pentagono”. Tra i fratelli campioni di football Jason Kelce e Travis Kelce, quest’ultimo fidanzato di Swift, Biden ha scelto la madre, Mama Kelce: “So che fa ottimi biscotti al cioccolato”.

La decisione di aprire un profilo sulla piattaforma social arriva nel momento in cui la società che la controlla (e che nega di essere di proprietà o controllata dal governo cinese) è sotto forte pressione negli Stati Uniti: i leader del Congresso di entrambi i partiti hanno chiesto di vietarla, citando questioni di sicurezza nazionale per quanto riguarda la protezione dei dati e la possibilità di propaganda cinese; l’anno scorso la Casa Bianca ha dato alle agenzie federali 30 giorni per cancellare l’app da tutti i dispositivi governativi; la maggioranza degli Stati americani ha vietato TikTok sui dispositivi governativi.

Tuttavia, TIkTok ha una popolarità che fa gola ai politici, sopratutto in vista delle elezioni. Il Pew Research Center ha rilevato che il 63% degli adolescenti americani ha dichiarato di utilizzare TikTok. Secondo Apple, nel 2022 era l’applicazione per iPhone numero uno in classifica, anche se nel 2023 è scesa al quinto posto. Per Biden si tratta di una fetta di elettorato importante, considerato che ha sempre rappresentato una parte fondamentale della base del Partito democratico.

Non sono mancate le critiche – e non soltanto dal Partito repubblicano – nonostante la campagna di Biden abbiamo parlato di “precauzioni di sicurezza avanzate” adottato per dispositivi e presenza su TikTok. Il dem Mark Warner, presidente della commissione Intelligence del Senato, si è detto “un po’ preoccupato per il messaggio confuso” inviato dalla Casa Bianca. “Penso che dobbiamo ancora trovare un modo per seguire l’India, che ha vietato TikTok”, ha aggiunto.

John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ha dovuto ammettere ieri che TikTok rappresenta ancora un fattore di preoccupazione per Washington. “Nutriamo ancora preoccupazioni di sicurezza nazionale legate all’utilizzo di TikTok sugli apparecchi governativi, e non è stato apportato alcun cambiamento a tale politica”, ha dichiarato. La Casa Bianca ha rifiutato di commentare la vicenda, sostenendo che le regole elettorali le proibiscano interventi formali in merito a questioni riguardanti le campagne elettorali. La portavoce Karine Jean-Pierre ha ammesso però che Washington “è preoccupata” dal ruolo di TikTok come megafono di disinformazione.



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