Sviluppata una tecnologia innovativa in grado di inattivare i virus respiratori per i quali è programmata. Si tratta di e4shield, prodotta e brevettata da ELT Group, che agisce mediante l’utilizzo di onde elettromagnetiche innocue per l’uomo e gli animali
La lotta ai virus passa anche dall’innovazione tecnologica. E4shield è la nuova tecnologia che neutralizza i virus nell’aria, sviluppata per contrastare, anche in Italia, la diffusione delle varianti di Sars-CoV-2 e dei virus respiratori più comuni come l’influenza stagionale. A lanciarla sul mercato è e4life, una joint venture nata tra ELT Group, attiva da oltre settant’anni nel campo dei sistemi di difesa elettronica, e Lendlease, specializzata in grandi progetti di rigenerazione urbana. Obiettivo della newco è estendere e ampliare gli ambiti di applicazione della tecnologia nonché sviluppare e gestirne la commercializzazione a livello globale.
In che modo le onde elettromagnetiche consentono di neutralizzare il virus nell’aria?
La tecnologia e4shield sottopone i virus a onde elettromagnetiche – con una specifica frequenza e potenza – che mandano in risonanza il guscio esterno dei virus respiratori fino a causarne la rottura. In questo modo i virus sono completamente inattivati e non sono più in grado di infettare. Attualmente, i test di laboratorio hanno validato l’efficacia nei confronti dei virus responsabili del Covid e dell’influenza stagionale. Il principio fisico della risonanza elettromagnetica, su cui si fonda la tecnologia e che è stato esaminato in autorevoli studi scientifici, ha valenza universale. Pertanto, i dati ottenuti e riprodotti in laboratorio hanno costituito un punto di partenza per le nuove campagne di test.
Quali sono le sue caratteristiche distintive?
La tecnologia e4shield è unica al mondo, innocua per il genere umano e animale. Inoltre, è scientificamente testata in laboratorio, basata su tecnologia militare e programmabile per affrontare eventuali nuove minacce future. Tra le altre caratteristiche distintive si includono l’operatività in tempo reale e il possesso delle certificazioni CE e SAR. Inoltre, la tecnologia è protetta da un brevetto internazionale depositato per invenzione a livello industriale.
Che risultati hanno dato i test e come sono stati condotti?
Le campagne di test svolte sono state molteplici e tutte con esiti positivi. Le ultime sono state condotte in collaborazione con il Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’Università degli studi di Milano. Questi test hanno duplicato quelli già effettuati presso i laboratori di Virostatics, un laboratorio di ricerca che ha già collaborato sulla tecnologia e4shield, sia sul Sars-CoV-2 che su virus rappresentativi dell’influenza stagionale (H1N1). I test sono stati condotti ricreando un sistema di bioaerosol in un ambiente di laboratorio controllato in cui i virus sono stati esposti alla tecnologia e4shield. I risultati ottenuti confermano la straordinaria efficacia, pari al 90%, già riscontrata nelle precedenti campagne di test.
Qual è la natura della collaborazione con il dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’Università degli studi di Milano e quali sinergie ha prodotto questa partnership?
Gli attuali test portati avanti dal Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’Università degli studi di Milano rappresentano un ulteriore step di collaborazione tra ELT e l’Università. Già nel 2022, infatti, lo stesso Dipartimento aveva positivamente verificato la procedura sperimentale per la validazione del dispositivo adottata da Virostatics e funzionale alle prime campagne di test. L’accordo attualmente in corso prevede ulteriori test finalizzati alla validazione dell’efficacia della tecnologia.
I prodotti sviluppati sono due, uno destinato alla protezione individuale e l’altro agli ambienti. In cosa si differenziano e quali sono le prospettive di mercato?
Attualmente i dispositivi di e4life sono disponibili sul mercato in due versioni: fisso (e4ambient) e portatile (e4you). Il primo garantisce una copertura frontale e l’inattivazione del virus in ogni ambiente fino a 50mq. È facilmente applicabile a parete, utilizzabile in modalità plug and play e rimovibile se necessario. Può essere usato singolarmente oppure messo in serie per proteggere spazi più ampi. Inoltre, è innocuo per l’uomo e non richiede l’allontanamento delle persone mentre è attivo né la ventilazione dei locali.
E quello portatile?
La versione portatile, e4you, è semplice, compatta e molto leggera, dotata di un processore tecnologicamente avanzato per gestire frequenze, tempi e stato della batteria. Il dispositivo genera un’efficace inattivazione del virus intorno all’individuo, indipendentemente dalla sua posizione, che sia fermo o in movimento. Questo modello ha ottenuto negli Stati Uniti la certificazione SAR (Specific absorption rate), ossia l’attestazione che garantisce la sua innocuità per il genere umano, pertanto può essere utilizzato a contatto con il corpo per l’intera giornata.
Quali sono gli sviluppi futuri attesi? In quali ulteriori ambiti di ricerca potrà essere impiegata la tecnologia e4shield? È ragionevole prevedere che possa essere utilizzata per affrontare altre minacce virali?
L’obiettivo di e4life è di esplorare e sviluppare ulteriori ambiti di applicazione e di efficacia della tecnologia. Per questo, nel 2024, sono previsti più di 300 test di ricerca e validazione che verranno effettuati da ELT in collaborazione con diversi istituti di ricerca. Sono già in corso i test per estendere l’utilizzo della tecnologia ad altri virus respiratori, come il virus respiratorio sinciziale (Rsv); verificare l’efficacia dell’effetto di risonanza verso i batteri come legionella e pneumococco; validarne l’utilizzo anche nei confronti di virus animali quali l’aviaria e la peste suina; infine, sviluppare nuove tecnologie di biosensori in collaborazione con i principali istituti universitari in Europa e negli Stati Uniti.
Quanto è importante la sinergia con tutti gli attori del sistema?
Per gestire tutte le attività di ricerca siamo impegnati in un continuo coinvolgimento di nuovi partner per arricchire competenze e capacità. Al momento, i principali istituti che hanno collaborato, o tuttora collaborano quotidianamente con noi, sono il Campus Biomedico di Roma per testare l’inattivazione dei patogeni batterici; l’Università degli studi di Milano per rafforzare ed estendere i test su altri virus; Virostatics con un focus sull’esecuzione di test ricorrenti su diversi virus respiratori; e il Politecnico di Torino per affrontare le sfide legate alla valutazione e alla mitigazione del rischio dei virus respiratori, considerando gli impatti della fluidodinamica in ambienti chiusi.