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Cyberspazio, cos’hanno detto Parente (Aisi) e Caravelli (Aise) alla Scuola di polizia

I direttori delle due agenzie di intelligence sono stati ospiti della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia. Entrambi hanno posto l’accento sul cyberspazio. Ecco come

Nei giorni scorsi i direttori delle due agenzie d’intelligence sono stati ospiti della Scuola di perfezionamento per le forze di polizia. Per il prefetto Mario Parente, che dal 2016 guida all’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) si è trattato di una sorta di ritorno a casa, visto che presso la stessa scuola il generale dei Carabinieri ha frequentato in passato il corso di Alta formazione. Sia Parente sia Giovanni Caravelli, generale dell’Esercito che da quattro anni è a capo dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), hanno posto l’accento sul cosiddetto quinto dominio, ovvero il cyberspazio.

Una sottolineatura che corrisponde a quella spesso fatta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, che quando parla di intelligence e di ammodernamento del comparto si sofferma sul cyberspazio e sul settore economico-finanziario.

A dare il benvenuto presso l’auditorium della scuola intitolato al prefetto Carlo Mosca, scomparso tre anni fa, è stato Maurizio Vallone, che dirige la scuola da metà 2023 dopo tre anni alla guida della Direzione investigativa antimafia.

Come emerge dai resoconti diffusi, i direttori hanno illustrato le attività e le strutture dei due servizi. L’Aisi ha il compito di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili per garantire la sicurezza interna della Repubblica e le istituzioni democratiche preservandole da ogni minaccia, da ogni attività eversiva e da ogni forma di aggressione criminale o terroristica. L’Aise, invece, quello di di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza della Repubblica dalle minacce provenienti dall’estero.

Il prefetto Parente ha anche sottolineato come la veloce evoluzione informatica abbia reso necessario il rafforzamento anche dei settori che contrastano e prevengono attacchi cyber che possono mettere in pericolo il Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica. Il generale Caravelli, invece, ha evidenziato il ruolo dell’agenzia nel contrasto delle minacce cyber e quelle rappresentate dalla criminalità organizzata transnazionale. Inoltre, ha evidenziato come “tutte le informazioni raccolte, anche attraverso i servizi di informazione dei Paese alleati o collaboranti” forniscano “un contributo prezioso al fine di garantire la sicurezza del nostro Paese”.


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