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A Singapore Pechino mostra il suo nuovo elicottero per l’export

La Cina ha presentato al mondo il suo elicottero d’attacco Z-10 ME al Singapore Airshow. Con il progetto, la Cina tenta di rafforzare il suo ruolo di esportare armi in Asia approfittando dell’occasione per mostrarsi quale credibile alternativa a Washington

La Cina ha esposto al Singapore airshow 2024 il suo elicottero d’attacco Z-10 Me. È la prima volta che Pechino mostra questa tecnologia al di fuori del suo territorio nazionale. Il fatto che abbia deciso di farlo a Singapore, anche in occasione della limitata presenza di prodotti statunitensi all’air show, non è un caso. Il mezzo è stato rivelato in Cina nel 2021 e, a oggi, le Forze armate di Pechino dovrebbero essere dotate di non meno di duecento esemplari.

L’elicottero

Il Z-10 Me è un elicottero d’attacco dotato di una avanzata configurazione di armamenti offensivi e contromisure difensive. Il mezzo può portare une munizionamento esplosivo per il suo cannoncino da 23mm e un serbatoio sganciabile da 280 chili. Il velivolo può essere armato con missili guidati Cr5 e missili aria-aria M-502KG e TY-90, oltre a essere dotato di un sistema radar, un missile approach warning system e sistemi ad infrarossi direzionali che fanno da contromisura peri missili a ricerca di calore.

L’aquila e il dragone

Questa manifestazione è parte delle meccaniche da guerra fredda con cui Pechino sta provando a proporsi come alternativa agli Stati Uniti. Da un lato vogliono diventare più forti nella produzione e nell’esportazione di sistema d’arma. Dall’altro, più velatamente, cercano d proporsi come garante della sicurezza dell’Asia orientale. L’elicottero, in apparenza molto simile al AH-64 Apache americano, potrebbe risultare conveniente per buona parte delle aviazioni asiatiche grazie alla differenza di prezzo con il suo corrispondente americano. A confermare quest’apparenza di guerra di soft power l’unica manifestazione americana all’Airshow è stato un sorvolo ravvicinato con un bombardiere B-52. Non essendo il bombardiere fra i mezzi acquistabili si intuisce la funzione puramente comunicativa dell’evento. Nessun membro della delegazione americana, guidata dal vicesegretario per le acquisizioni dell’aeronautica Andrew Hunter, ha parlato con la stampa, avendo, probabilmente, compreso l’errore strategico di presentarsi alla manifestazione in maniera così poco prorompente.

L’orso e il dragone

Un’altra funzione dell’evento potrebbe essere quella di prendere il posto dell’altro venditore di elicotteri d’attacco, la Russia. Pechino potrebbe stare tentando di sfruttare la finestra di opportunità prodotta dall’ insicurezza del mercato riguardo le armi di Mosca. L’istanza è la conseguenza della performance mediocre delle forze armate russe nel teatro ucraino. Presentandosi come provider alternativo, cosa che sta facendo anche l’Occidente, la Cina potrebbe rafforzare le sue entrate e insieme potenziare la sua posizione in Asia rendendo i paesi della sua area strategica dipendenti da lei nell’autonomia militare. Un esempio di questo meccanismo sono i recenti accordi con le forze armate pachistane che acquisteranno un numero non specificato di elicotteri.

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