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Così l’Italia protegge il suo sistema agroalimentare

Di Salvatore Latino

Il sistema agroalimentare italiano è un asset strategico di interesse nazionale da tutelare sotto ogni punto di vista giuridico, e con ogni possibile strumento di intelligence, controllo o strategia economica, sostenibile e tecnologica è quanto emerso al convegno “Geopolitica e Sicurezza a Tutela del Sistema Agroalimentare Italiano”. Tutti i dettagli

Con un fatturato di 612 miliardi di euro, il Sistema agroalimentare italiano concorre per il 17% al Pil nazionale, classificandosi primo in Europa per valore aggiunto agricolo. Sul fronte del mercato estero il 2023 segna un nuovo primato per gli scambi agroalimentari dell’Italia, con le esportazioni che si avvicinano alla soglia dei 60 miliardi di euro (+16%) e il Made in Italy che sale a 42,8 miliardi di euro, con una crescita del 14%.

Il sistema agroalimentare italiano è un asset strategico di interesse nazionale da tutelare sotto ogni punto di vista giuridico, e con ogni possibile strumento di intelligence, controllo o strategia economica, sostenibile e tecnologica è quanto emerso al convegno del 4 aprile su “Geopolitica e Sicurezza a Tutela del Sistema agroalimentare italiano”, voluto da Nino Minardo, presidente IV Commissione Difesa della Camera dei deputati e organizzato dalla Siea con il Patrocinio del Conaf e dell’Otan, l’evento ha rappresentato un nobile confronto nel panorama professionale, accademico, forze di polizia e politico italiano.

L’obiettivo dell’iniziativa è stato proporre un modello che ha visto il coinvolgimento del mondo accademico, delle imprese e dei professionisti, sentinelle che aiutano a interpretare le minacce del mercato e l’impatto che la politica nazionale, europea e mondiale hanno sul sistema agroalimentare italiano, utile per supportare il decisore e le forze di polizia che possano effettuare un’analisi del rischio più puntuale e mirata per concentrare i loro controlli e le attività di polizia giudiziaria con maggiore efficienza e efficacia a tutela delle imprese leali. Dalle due sessioni di dibattito tra i relatori intervenuti sono emerse minacce, opportunità, proposte e soluzioni innovative per garantire trasparenza ed equilibrio di mercato e per tutelare l’economia.

Lo stesso Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ha plaudito all’iniziativa affermando che “il convegno pone al centro la salvaguardia di un sistema nazionale vocato all’eccellenza, che si contraddistingue nel mondo per cultura, qualità e salubrità di prodotto”. “I controlli sono una componente base per la sicurezza alimentare. Come governo e come Masaf abbiamo inoltre innalzato il livello di attenzione e cooperazione con l’istituzione di una Cabina di Regia, con controlli su specifiche filiere dell’agroalimentare. In questo apparato svolgono il loro prezioso operato Icqrf, Comandi dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare, Salute e per la Tutela Forestale e Parchi, la Guardia di Finanza, le Capitanerie di Porto, Agea e Agenzia delle Dogane a cui rivolgo un doveroso ringraziamento. Un ringraziamento sentito va, infine, a chi, come voi, si adopera nella sperimentazione di soluzioni innovative perché partecipa ad un processo più grande, quello di migliorare la sicurezza degli alimenti, la difesa delle comunità e delle filiere territoriali”.

Le forze di polizia specializzate sono molto impegnate nel contrastare le frodi alimentari. Tale impegno se associato alla collaborazione degli Stati membri ed Extra Ue, coadiuvati dalle loro autorità competenti, darebbe un grande contributo alla tutela del sistema agroalimentare italiano. È, infatti,  nei Paesi Ue ed Extra Ue che si fa abuso dell’”Italian sounding” che, insieme  al fenomeno della contraffazione, cannibalizza opportunità per le aziende Italiane su un potenziale dell’export che supererebbe i 150 miliardi di euro. In pratica l’export agroalimentare si può triplicare, con vantaggi senza eguali per gli agricoltori, le industrie di trasformazione e l’economia italiana nel complesso. La nascita di un’Agenzia europea per la Tutela del Sistema Agroalimentare è una strada importante da percorrere.

L’Agenzia oltre alla funzione di consulenza come l’Efsa, dovrà disporre di una forza di polizia europea specializzata, con funzioni di polizia giudiziaria, con competenze multidisciplinari, con il compito di operare su tutto il territorio europeo in coordinamento con le autorità competenti di ogni Stato membro per contrastare le frodi alimentari alla stessa stregua dell’eccellente operato dall’Olaf nel contrastare truffe, corruzione e altri reati lesivi degli interessi finanziari dell’Ue. Infine, attraverso accordi di cooperazione internazionale con Paesi Extra Ue, le FF.PP. specializzate e le autorità competenti di ogni Stato membro potranno fare controlli presso le aziende autorizzate ad importare in Europa per verificare il rispetto del principio di reciprocità (chi importa in Europa deve produrre secondo le leggi europee).

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