Un piano mirava ad assassinare Zelensky. L’altro a colpire le forniture militar occidentali a Kyiv. Nella guerra tra servizi a Mosca avanza il Gru, l’intelligence militare, che però lascia qualche traccia in più
Le autorità tedesche e polacche hanno accusato tre persone di operare per conto dell’intelligence militare russa, il Gru, nella pianificazione di atti di sabotaggio e assassinio sul territorio europeo. Un piano era finalizzato al tentativo di assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un altro mirava a sabotare le strutture aeroportuali commerciali gestite dall’esercito degli Stati Uniti.
“Gli arresti hanno evidenziato i timori della rete clandestina del Cremlino in Occidente e del suo utilizzo di cittadini stranieri, tra cui criminali violenti e hooligan, per terrorizzare o eventualmente uccidere gli oppositori che si rifugiano all’estero”, ha scritto il New York Times. I due episodi sembrano confermare il ruolo assunto nelle attività d’intelligence russe in Europa dal Gru, i cui ufficiali sembrano però meno raffinati e invisibili dei colleghi dell’Svr.
Il caso polacco
Le autorità polacche e ucraine hanno annunciato la scorsa settimana l’arresto di Paweł K., un cittadino polacco, accusato di aver raccolto informazioni sulla sicurezza dell’aeroporto di Rzeszów-Jasionka, nel Sud-Est della Polonia, piccolo ma in una posizione che l’ha reso centrale negli sforzi occidentale per sostenere Kyiv dopo l’invasione russa iniziata il 24 febbraio di due anni fa.
È da questo scalo che passano gli aiuti militari provenienti da tutto il mondo e poi trasferiti attraverso il confine ucraino con i camion. Inoltre, molti incontri di alto livello tra funzionari ucraini e occidentali si svolgono lì, dove la sicurezza è gestita dall’esercito statunitense.
Il caso tedesco
In un episodio apparentemente non collegato, la polizia dello Stato tedesco sud-orientale della Baviera ha arrestato due cittadini russo-tedeschi, accusati di aver pianificato il sabotaggio di strutture militari e industriali su suolo tedesco. Il piano sembra far parte di un più ampio sforzo russo per sabotare la produzione e la consegna di aiuti militari all’Ucraina. Almeno uno dei luoghi che i sospetti avrebbero preso di mira è una base militare locale sotto il comando degli Stati Uniti. I due sospetti sono stati identificati come Dieter S., 39 anni, e Alexander J., 37 anni. Entrambi sono stati arrestati nella piccola città di Bayreuth.
L’immediata convocazione di Sergei Nechayev, ambasciatore russo a Berlino, al ministero degli Esteri tedesco, ha convinto che i media locali che le autorità tedesche abbiano prove inequivocabili del legame tra i soggetti e il Cremlino (l’ambasciata russa ha dichiarato che non è stata presentata “alcuna prova” che i due sospetti siano collegati all’intelligence russa o che abbiano pianificato atti di sabotaggio). I due, secondo l’accusa, avrebbero avuto contatti con il Gru.